(Rinnovabili.it) – È iniziato oggi alla Camera il primo round di votazioni sul Dl 50/2017, la manovra correttiva dei conti pubblici richiesta da Bruxelles. Dopo il duro lavoro di scrematura dei quasi 2600 emendamenti presentati, il testo è pronto per la discussione. La Commissione Bilancio ha pubblicato il fascicolo definitivo degli emendamenti prioritari segnalati dai Gruppi, tra cui spuntano novità anche per rinnovabili ed efficienza energetica.
Si inizia con la richiesta di modifica a partire dal 1° gennaio 2018, delle modalità di finanziamento degli attuali sistemi di incentivazione per le rinnovabili. L’emendamento a firma degli onorevoli Crippa, Caso, Da Villa (e altri) propone che “il gettito derivante dalle componenti tariffarie gravanti sui consumi di elettricità, destinate alla copertura degli esborsi associati ai vigenti sistemi di incentivazione sia sostituito dall’imposizione di un’accisa sulla produzione o importazione dei prodotti energetici”, la cosiddetta carbon tax, “utilizzati ai fini della produzione di energia elettrica, determinata in misura proporzionale al contenuto di carbonio dei medesimi”. Nel caso di prodotti energetici destinati a impianti registrati nell’ETS europeo, si propone un’accisa ridotta.
Ritorna la proposta di risoluzione anticipata per gli impianti fotovoltaici installati nei comuni colpiti dagli eventi sismici ed oggetto di fusioni. L’emendamento all’articolo 21 a firma degli onorevoli Ricciatti, Scotto, Zaratti (e altri) chiede che i soggetti responsabili di impianti fotovoltaici, con potenza di picco fino a 3 kW, installati nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e del 26 e 30 ottobre 2016 e soprattutto ricompresi nei comuni oggetto di fusione, possono presentare al GSE istanza di risoluzione anticipata delle convenzioni di incentivazione.
Novità nella manovra correttiva anche in materia di Ecobonus: l’emendamento a firma dell’on. Marchi propone che “All’articolo 14, comma 2, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, dopo la lettera b) è inserita la seguente: « b-bis) per l’acquisto e la posa in opera di unità di micro-cogenerazione sostenute dal 1o gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, fino a un valore massimo della detrazione di 80.000 euro. […] Alla copertura degli oneri derivanti dal comma 1 valutati in 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2027, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica”.