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LED e nanotecnologia per la finestra che porta il cielo in una stanza

E’ CoeLux brevetto italiano che combina LED e nanotecnologie per riprodurre artificialmente la luce naturale di un cielo terso

Luce naturale simulata grazie alla finestra che porta il “cielo in una stanza”(Rinnovabili.it) – Questa stanza non ha più pareti, recitano le parole di una famosissima canzone. Oggi dal sogno è possibile passare alla realtà con l’innovativo brevetto CoeLux che porta la luce naturale anche in una casa senza finestre, riproduce uno squarcio di cielo azzurro nel mezzo del soffitto.

 

Un’invenzione geniale made in Italy presentata in esclusiva a Light + Building, la fiera dedicata a luce ed architettura, in scena a Francoforte fino al 4 aprile. Ideatore del progetto è il professor Paolo Di Trapani, docente di fisica presso il Dipartimento di Scienze ed Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria a Como.

Il prototipo permette di proiettare nella stanza una finta luce naturale ricreata artificialmente attraverso la combinazione di Led di ultima generazione e di materiali nanotecnologici, capaci di simulare nel dettaglio la diffusione delle onde solari tipiche di una giornata serena e priva di nuvole.

 

1 Luce naturale simulata grazie alla finestra che porta il “cielo in una stanza”

 

Non è un segreto che l’esposizione alla luce naturale sia uno dei fattori che maggiormente influenzano l’umore e la produttività delle persone, al punto di innescare veri problemi sanitari in coloro che ne percepiscono la mancanza.

2 Luce naturale simulata grazie alla finestra che porta il “cielo in una stanza”CoeLux potrebbe rivoluzionare il modo di vivere gli aeroporti, i centri commerciali, le metropolitane, addirittura gli ospedali o semplicemente gli appartamenti più sfavorevoli dal punto di vista della luce naturale.

Uno degli aspetti forse più interessante dell’invenzione è proprio la sua capacità di riprodurre lo spettro luminoso tipico di un cielo terso, arrivando ad imitare la tipologia di luce naturale e l’inclinazione dei raggi solari a seconda dell’area geografica in cui ci si trova, per passare da 30, 45 o 60 gradi a seconda che si tratti di Pesi Nordici, dell’area Mediterranea o dei Tropici.

Il risultato è davvero sorprendente tanto che l’Unione Europea ha deciso di finanziare il progetto con 2,5 milioni di euro sin dalla fase sperimentale che coinvolgerà diversi enti tra i quali anche la Metropolitana Milanese.

Per il lancio della tecnologia CoeLux sul mercato si dovrà attendere la fine del 2014.