Ha ufficialmente aperto il nuovo Terminal 2 di Heathrow, un progetto ecofriendly che sfrutta energia rinnovabile e riciclo per abbattere le emissioni
(Rinnovabili.it) – Ieri mattina il primo volo è ufficialmente atterrato nel nuovo e tanto atteso Terminal 2 dell’aeroporto londinese di Heathrow, dopo quasi un decennio di lavori e circa 11 miliardi di dollari complessivamente spesi.
Il restyling in chiave ecofriendly del Terminal 2 Heathrow segue a distanza i lavori apportati nell’ormai lontano 2008 dal team di architetti della Rogers Stirk Harbour & Partners, al Terminal 5 e che per primi puntarono alla sostenibilità dell’hub aeroportuale. A firmare il progetto per il T2 sono Luis Vidal + architects con la partecipazione di Pascall and Watson e Foster + Partners, investendo prima di tutto a favore di una maggiore efficienza e sostenibilità della struttura, pronto a diventare il principale Terminal passeggeri di Heathrow.
Il nuovo T2 verrà aperto a tappe nel corso dei prossimi sei mesi, accogliendo inizialmente solo 6.000 passeggeri al giorno fino ad arrivare al completo trasferimento di tutte le 26 compagnie aeree dal T5.
Quattro volte più grande di Buckingham Palace, con i suoi 40.000 mq, la nuova struttura aeroportuale per Heathrow cercherà di portare avanti una politica di risparmio energetico ed ecologico, abbattendo le emissioni nocive ed investendo a favore delle fonti energetiche rinnovabili.
Per ridurre i consumi elettrici il nuovo hub aeroportuale si svilupperà interamente sotto ad un unico lucernario a soffitto, schermato attraverso un gioco strutturale in modo tale da permettere l’ingresso unicamente alla luce diffusa, evitando l’abbagliamento dei passeggeri e soprattutto il surriscaldamento degli spazi interni.
Le caratteristiche della copertura sono solo alcune delle innovazioni ecofriendly applicati dai progettisti al T2 Heathrow. Il 20% dell’energia proverrà da fonti rinnovabile, mentre una centrale a biomassa per la produzione di energia pulita in loco assicurerà calore ed elettricità aiutando a risparmiare circa 13.000 tonnellate di CO2 l’anno.
Inoltre il 99% dei materiali provenienti dalla demolizione del vecchio T2 sono stati riciclati o direttamente nella nuova struttura o per produrre energia, nella nuova struttura.