(Rinnovabili.it) – Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha da poco pubblicato una sintesi dei contenuti della Legge di Stabilità che interesseranno il settore della cultura. Parola d’ordine: sviluppo sostenibile, inteso sia dal punto di vista ambientale che sociale.
“La Legge di Stabilità contiene interventi straordinari e di grande portata per la cultura e il turismo. Si torna a investire e assumere e lo si fa con una misura che, in deroga alla normativa vigente, autorizza un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 500 professionisti del patrimonio culturale. Una scelta di cui siamo orgogliosi e che conferma quanto il Governo Renzi abbia definitivamente invertito la tendenza e torni, dopo tanti anni, a credere nella cultura come motore dello sviluppo del Paese investendo su musei, biblioteche, archivi, cinema, spettacolo e valorizzando il ruolo che ogni singolo cittadino può dare alla tutela del patrimonio culturale”. Ha affermato il ministro Franceschini.
I contenuti della Legge di Stabilità che interessano lo sviluppo sostenibile
Oltre alle misure per lo crescita culturale del paese, che prevedono assunzioni, erogazioni spontanee e incentivi, la Legge di Stabilità prevede la riqualificazione in chiave green delle periferie. Per questo ambizioso progetto sono stati stanziati 500 milioni di euro, che andranno a migliorare l’efficienza e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei capoluoghi di provincia. Gli interventi finanziati interesseranno anche lo sviluppo sostenibile della rete della mobilità, l’adeguamento e l’efficientamento delle strutture e i programmi per migliorare l’inclusione sociale.
Cinquanta milioni di euro serviranno invece per i progetti per lo sviluppo sostenibile del settore turistico, che vedrà la nascita di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, ciclostazioni ed interventi per il miglioramento della sicurezza della ciclabilità cittadina. Altri tre milioni di euro andranno alla progettazione e realizzazione di itinerari turistici a piedi, per rispondere a quella fetta di amanti dei viaggi sostenibili, che fanno a meno dei mezzi di locomozione.