Lo schema di Ddl di delegazione europea 2019 passa ora a Camera e Senato
(Rinnovabili.it) – La legge di delegazione europea 2019 è pronta a iniziare il suo percorso in Parlamento. Ieri infatti, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, ha dato l’ultimo ok ufficiale al Ddl che incarica il Governo al recepimento di un nuovo pacchetto di direttive europee. Tra i provvedimenti UE che dovranno essere “integrati” nella legislazione italiana vi sono anche due importanti atti legati al mondo energetico. Parliamo della direttiva sulle energie rinnovabili, conosciuta anche come RED II e quella sul market design. Le due direttive fanno parte del celebre pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”, con cui la commissione Junker aveva definito gli obiettivi 2030 dell’UE su clima energia. In questo contesto la legge di delegazione europeo rappresentata lo strumento principe per adeguare il Belpaese all’ordinamento comunitario.
Energie rinnovabili
Nella RED II (direttiva comunitaria 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), l’obiettivo principale è il consumo di fer, portato a livello comunitario, a quota 32%. La proposta iniziale della Commissione non includeva il sotto-obiettivo per i trasporti, che è stato introdotto invece dai legislatori nell’accordo finale: gli Stati membri dovranno richiedere ai fornitori di carburante che almeno il 14% dell’energia consumata nel trasporto su strada e su rotaia entro il 2030 sia rinnovabile. Il provvedimento definisce anche una serie di criteri di sostenibilità e di emissione di gas a effetto serra che i bioliquidi dovranno rispettare per essere conteggiati rispetto all’obiettivo fer nei trasporti e per poter beneficiare del sostegno finanziario delle autorità pubbliche. Alcuni di questi criteri sono gli stessi della direttiva RED I, altri sono nuovi o sono stati riformulati. In particolare, la RED II introduce il requisito di sostenibilità per le materie prime forestali nonché i criteri GHG per i combustibili solidi e gassosi da biomassa.
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Mercato elettrico
La direttiva (UE) 2019/944 sul Market Design ha introdotto invece nuove regole per il mercato elettrico interno con l’obiettivo dichiarato di mettere i consumatori al centro della transizione energetica, beneficiando di un sistema meno centralizzato, più digitalizzato e sostenibile. Le nuove norme consentono la partecipazione attiva dei cosiddetti prosumer e creano un solido quadro per la protezione dei utenti. Inoltre introducono dei limiti emissivi alle centrali che partecipano al capacity market: un cap di 550 g di CO2 per kWh su tutti i nuovi impianti, che, dal 1° luglio 2025, sarà applicato anche a quelli vecchi.
La direttiva concede anche agli Stati membri la possibilità di regolare temporaneamente i prezzi elettrici per assistere e proteggere famiglie povere o vulnerabili in termini energetici, con l’obbligo tuttavia di presentare relazioni che documentino i progressi fatti verso l’abbandono del mercato elettrico regolamentato.
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