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Legambiente: trasformare l’area Thyssen in ecoquartiere

Area Thyssen torino(Rinnovabili.it) – “Restituire alla città di Torino l’area Thyssen, partendo dall’analisi e dalla completa bonifica dei terreni su cui insiste l’ex sito industriale, trasformando quella che fu una tragedia per la collettività in un grande esperimento di Ecoquartiere. Una soluzione innovativa, smart, ma soprattutto funzionale al suo recupero per l’intera cittadinanza”.

 

E’ la proposta che Legambiente ha lanciato ieri in occasione della tappa torinese del Treno Verde, la campagna lanciata dall’associazione in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato.

L’area Thyssen, tragicamente nota per l’incendio del 2007, è parte integrante di una delle più vaste zone oggetto di riqualificazione di Torino, collocata in un luogo di interesse storico e naturalistico, arricchito dalla presenza di un castello, due parchi, il fiume Dora Riparia, accanto alla quale sorgono anche un carcere, una centrale turbo gas di notevoli dimensioni, una discarica di rifiuti industriali tra le più grandi d’Italia, la Barricalla, un nuovo insediamento residenziale di 2500 famiglie e la E27/E29 da altri denominata Borgata Frassati.

 

L’area Thyssen – dichiara Silvana Fagnani, presidente Circolo Legambiente l’Aquilone – deve diventare un luogo nuovo ma non senza memoria. Quindi proponiamo che una parte dell’area debba diventare un Centro di studi e di ricerca sul tema della Sicurezza sul Lavoro, aperto alle imprese, alle scuole, all’artigianato, ai cittadini. E’ il modo migliore per ricordare i sette i operai bruciati vivi nella notte del 6 dicembre 2007, nella “Fabbrica Maledetta”.

 

Al Comune di Torino, Legambiente chiede prima di tutto la trasparenza nelle procedure per la bonifica, l’accelerazione delle tempistiche e soprattutto la verifica dell’effettiva edificabilità dell’area sottoposta ad un reale rischio di esondazione.

L’obiettivo è proprio quello di sviluppare un nuovo Ecoquartiere che possa risolvere alcuni dei problemi oggi connessi alle periferie torinesi, applicando strategie ambientali ed innovative, in linea con le politiche europee e le risorse per l’energia e clima.

 

 “Un ecoquartiere in quest’area può rappresentare una proposta di identità per il quartiere e di partecipazione dei cittadini, nella progettazione e nella gestione, attivando i necessari processi bottom up che, in Europa, hanno dimostrato di garantire un alta percentuale di successo in fase attuativa – dichiara Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente. – Attraverso gli ecoquartieri proponiamo una procedura innovativa di intervento per la riqualificazione urbanistica. Perché riqualificare interi quartieri deve servire spesso ad interconnetterli con il resto della città, addensando attorno ai poli, ai nodi di trasporto pubblico, per proporre una mobilità nuova e restituire a verde parte della superficie oggi asfaltata e cementificata. Torino ha l’occasione di avviare questo processo proprio a partire dall’area Thyssen”.

 

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