Legambiente e BCC rinnovano l'accordo di finanziamento per la diffusione dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili garantendo sostegno alle famiglie, alle imprese e agli enti locali
(Rinnovabili.it) – Stretto oggi l’accordo tra Federcasse (Credito Cooperativo) e Legambiente che hanno siglato la convenzione quadro nazionale per la diffusione dello sfruttamento delle fonti rinnovabili e delle buone pratiche green.
L’intesa, rinnovata per il triennio 2013-2015, ha come obiettivo il finanziamento dei progetti per lo sfruttamento delle fonti energetiche alternative concedendo tassi agevolati alle famiglie, alle imprese e agli enti pubblici che proporranno validi progetti di miglioramento dell’efficienza energetica di abitazioni o locali diventando anche al tempo stesso produttori di energia verde.
Ad oggi la collaborazione tra BCC e Legambiente ha portato a importanti risultati e ha consentito di finanziare 5.440 progetti per un totale di 260 milioni di euro di investimenti. Nello specifico i finanziamenti hanno agevolato la realizzazione di “5 mila interventi di installazione di impianti fotovoltaici, 223 di solare termico, 51 per impianti a biomasse, 132 per interventi di efficienza energetica, 12 di mini eolico, 14 di geotermico, 2 mini idroelettrico. Sono stati inoltre anche finanziati 97 interventi di bonifica di coperture in Eternit (amianto) sostituiti con impianti fotovoltaici” si legge nella nota stampa diffusa dalle parti.
“Per uscire dalla crisi bisogna cambiare prospettiva, avere un’idea di futuro capace di affrontare le nuove sfide alle quali siamo di fronte, mobilitando le energie migliori del Paese”, ha commentato Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. “La green economy è la prospettiva più promettente per superare la crisi e richiede un’alleanza tra istituzioni, imprese e società, servono inoltre nuovi strumenti finanziari in grado di leggere il futuro. La Convenzione Quadro siglata dal Credito Cooperativo e Legambiente, realtà da sempre attente alle ragioni dei territori, riguarda vari aspetti della green economy e rappresenta un esempio concreto e importante di questa nuova alleanza”.
Pur simile agli accordi precedenti la convenzione è stata modificata e i rami di finanziamento passeranno da 4 a 6 e riguarderanno energie rinnovabili, efficienza energetica, risparmio idrico. mobilità sostenibile, acquisti verdi e salvaguardia e valorizzazione del territorio.