Si è concluso con successo il primo fine di settimana durante il quale l’iniziativa di Legambiente ha coinvolto 400mila persone, meritevoli di aver ripulito ben 4500 italiane dai rifiuti abbandonati
(Rinnovabili.it) – Ottimi risultati per il primo week end di Puliamo il Mondo, manifestazione di Legambiente organizzata per sensibilizzare cittadini e istituzioni alla raccolta differenziata e al rispetto ambientale. Sono stati i numeri a decretare il successo dell’evento: 400mila persone coinvolte nelle operazioni di pulizia divise tra i 1.600 Comuni aderenti per un totale di 4.500 località. Grazie al lavoro die volontari è quindi stato possibile riempire di rifiuti ben 40mila sacchi della spazzatura che sono stati stipati in 200 container.
Ma l’impegno continua e nel prossimo fine settimana le operazioni di pulizia interesseranno soprattutto le scuole, che per l’occasione hanno organizzato diverse iniziative. Al momento le prenotazioni toccano i 300mila studenti, accompagnati e guidati dagli insegnanti. “Il successo di Puliamo il Mondo è un segnale importante, i cittadini confermano una voglia crescente di protagonismo e il desiderio di avere città più pulite e vivibili – ha dichiarato da Napoli, dove ha preso parte all’iniziativa, Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente -. La numerosa partecipazione in tutta Italia testimonia anche la consapevolezza dell’importanza dell’impegno individuale a tutela del territorio. A cominciare dalla gestione dei rifiuti che rimane una questione irrisolta in molte aree d’Italia, dove la raccolta differenziata è inesistente e rappresenta una sfida importante per il mondo intero”.
Rottami, elettrodomestici abbandonati, batterie e materassi oltre a mobilia e plastica sono stati rimossi dai lati delle strade e da discariche improvvisate ricordando la gravità dei danni ambientali causati da una gestione non razionale dei materiali di scarto. Oltre ai rifiuti grande protagonista degli eventi l’acqua come bene primario da difendere e rispettare, una vera e propria lotta alle bottiglie di plastica abbandonate e altamente inquinanti “Per la sola produzione di questi contenitori, che vanno poi smaltiti, le stime parlano di 350mila tonnellate di polietilene tereftalato (PET), con l’utilizzo di 665 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di circa 910 mila tonnellate di CO2 equivalente” si legge nel comunicato stampa diffuso dall’associazione ambientalista.
Accanto alla lotta all’abbandono delle bottiglie di plastica e dei sacchetti monouso Legambiente si sta impegnando anche nella lotta all’abbandono dei rifiuti da apparecchiature elettriche e de elettroniche attraverso l’iniziativa “Puliamo il Mondo anche dai RAEE” in collaborazione con Ecodom (Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio elettrodomestici).