Certificato Living Building Challenge e Net Zero Energy, costruito con materiali naturali, locali e atossici, il Bullitt Center produce il 100% dei energia pulita in loco
(Rinnovabili.it) – Dopo aver soddisfatto la richiesta energetica annua dell’intera struttura in poco più di sette mesi, il Bullitt Center è diventato ufficialmente l’edificio per uffici più sostenibile del mondo ed il primo ad aver raggiunto i criteri di efficienza imposti dal Living Building Challenge, una delle mete green più difficili da raggiungere al mondo che impone agli edifici in questione l’autosufficienza energetica ed idrica per almeno 12 mesi dall’inaugurazione ufficiale, arrivando addirittura allo standard Net Zero Energy.
Progettato dallo studio The Miller Hull Partnership per la città di Seattle, la costruzione Bullitt Center prese il via simbolicamente nella Giornata della Terra del 2011, aprendo la strada ad una nuova tipologia di edifici commerciali dove la sostenibilità viaggia in perfetto equilibrio con il comfort e la qualità della vita.
Le sue numerose peculiarità gli hanno consentito di vincere il primo premio nella categoria “Sustainable Building of the Year 2013” nel celebre concorso indetto da WAN (World Architecture News) sbaragliando una concorrenza internazionale.
Il fabbisogno energetico annuale in soli 7 mesi: l’efficienza del Bullitt Center
Il 100% del fabbisogno energetico netto annuo proviene da fonti rinnovabili in loco, in particolare dalla copertura fotovoltaica e dalle facciate solari che assieme raggiungono una produttività di circa 230.00 kWh/anno, permettendo al Bullitt Center di raggiungere un impiego di energia pari a circa il 20% di quello solitamente richiesto per alimentare strutture simili.
Tutti i materiali impiegati per la costruzione del Bullitt Center sono certificati FSC e provengono esclusivamente da aree limitrofe al cantiere, favorendo l’economia locale ed evitando inutili emissioni di CO2. Inoltre, dovendo rispettare gli standard di certificazione del Living Building Challenge, tutti i materiali e le sostanze riconosciute nocive o potenzialmente pericolose e chiaramente identificate nella “Red List” dello stesso sistema di certificazione, sono state bandite dalla costruzione.
L’acqua piovana è recuperata in copertura e reimpiegata per i servizi igienici, mentre una serie di “rain gardens” limitrofi all’edificio eviteranno fenomeni di allagamento, prefiltrando l’acqua prima che si disperda nel terreno.
Dotato di un involucro intelligente ad alta efficienza, il Bullitt Center è costato complessivamente circa 18,5 mln di dollari ed è oggi pienamente funzionante.