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Lazio: le case cantoniere diventano centri culturali

Lazio: le case cantoniere diventano centri culturali

 

(Rinnovabili.it) – Da oggi le case cantoniere del Lazio finalmente avranno una seconda vita. Gli immobili dell’EX ANAS dal tipico colore rosso pompeiano servivano agli operai per la manutenzione delle strade e sorgevano ogni 4, 5 km, una per ogni cantone, ma ormai sono quasi tutte dismesse.

Con il DGR n.470 15/07/2014 sono state assegnate ai comuni per offrire servizi ai cittadini. L’iniziativa ha un doppio scopo; la sostenibilità ambientale (gli immobili ormai abbandonati erano oggetto di vandalismo e degrado) e sociale (i comuni potranno sfruttare gli edifici per offrire servizi culturali e di assistenza).

La Regione Lazio ha deciso di concedere a canone agevolato questi spazi ai ventiquattro comuni che ne hanno fatto richiesta per trasformarli in luoghi di aggregazione e spazi ricreativi e da oggi in poi dopo la chiusura del contratto si potranno iniziare i lavori di ristrutturazione.

 

“La delibera approvata oggi è un importante passaggio nell’ambito del bando di valorizzazione delle Case cantoniere. Abbiamo concluso tutto l’iter amministrativo e non resta quindi che stipulare i contratti con i singoli Comuni” – lo ha detto Alessandra Sartore, Assessore al Bilancio, Patrimonio e Demanio.

 

Nuova vita per le case cantoniere

Tra i servizi scelti dai comuni laziali per dare una seconda vita alle case cantoniere ci sono:

 

Questi comuni avranno in concessione le case cantoniere per sei anni e potranno prorogare il periodo per altri sei ad un canone del 10% della somma stabilita da una perizia estimativa dall’Area Tecnico-Manutentiva. Dalla firma del contratto i comuni avranno 12 mesi per completare i lavori di ristrutturazione ed attivare le funzioni stabilite.

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