A Kobe una scuola sostenibile in legno lamellare con la sua corte interna insegna ai bambini il rispetto della natura e la condivisione degli spazi
(Rinnovabili.it) – L’asilo sostenibile di Kobe in Giappone, progettato dagli architetti Suga Architects Office, abbina le potenzialità del legno lamellare a una combinazione di spazi verdi su più livelli che permettono ai bambini di giocare all’aperto con qualunque clima.
Sempre più spesso da tutto il mondo vengono proposti progetti di edilizia scolastica eco compatibile ed innovativa, per migliorare l’esperienza degli studenti tramite il contatto costante con la natura, il miglioramento dell’ingresso della luce e delle prestazioni dell’involucro edilizio.
“Dato che la scuola materna è un edificio pubblico è importante essere consapevoli dell’impatto ambientale per il quartiere.” Ha spiegato l’architetto Shintaro Fukuhara.
Il progettista ha scelto un’architettura introversa, con gli affacci principali rivolti verso la corte interna ed una corazza di legno che protegge la scuola sostenibile come una piccola fortezza. I due corpi si intersecano su due livelli differenti e vanno a formare una volumetria che ricorda una “P”, con un portico ombreggiato per far giocare i bambini nelle giornate piovose o molto soleggiate, un tetto giardino che isola la struttura da calore ed umidità ed una corte interna che combatte l’effetto isola di calore e favorisce la ventilazione naturale degli ambienti interni.
L’unico ambiente a doppia altezza si trova nell’intersezione tra i due corpi ed è adibito a playroom, uno spazio gioco coperto collegato al resto dell’edificio da un corridoio interno che circonda la corte e serve da spazio connettivo della struttura.
“Non c’è un vicolo cieco ed il corridoio che circonda l’esterno è sempre un momento di avventura per i bambini e dato dal giardino sul tetto possono guardare la strada, l’atmosfera della corte raggiunge l’esterno.” Ha aggiunto Fukuhara.
La logica scelta per la scuola sostenibile in legno lamellare è quella della circolarità dei percorsi, della condivisione degli spazi, del legame visivo tra interno ed esterno e della sensibilizzazione dei bambini sui temi ambientalisti legati alla coltivazione dell’orto e al contatto diretto con la natura.
