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Kiruna: una città trasloca per far spazio alla miniera

La White Arkitekter ha proposto di spostare 18 mila persone da ovest a est per non intralciare l’attività estrattiva della compagnia mineraria che dà lavoro a molti cittadini. Il progetto è innovativo, ma anche impattante

Kiruna: una città trasloca per far spazio alla miniera - credit: www.white.se(Rinnovabili.it) – Lo spostamento di Kiruna, città nel nord della Svezia, prenderà il via nei prossimi giorni. Il piano, stilato dalla White Arkitekter e denominato “Kiruna 4-ever”, prevede il trasloco di 18 mila persone tre chilometri più ad est. Kiruna fu costruita nel 1900 dalla compagnia mineraria LKAB, che oggi sta finanziando la rilocazione di una grossa fetta dell’agglomerato urbano, nell’intento di continuare l’attività estrattiva sul confine occidentale. La costante domanda di ferro, che secondo le stime non andrà calando fino al 2033, ha messo in moto l’ingegno degli architetti chiamati a trovare una soluzione. Così si è deciso di traslare da ovest a est una lunga striscia di abitazioni che connetterà il centro città ai paesi limitrofi e all’aeroporto. Stando al progetto, il nuovo quartiere di Kiruna sarà attraversato da una main street che farà da spina dorsale dell’agglomerato. L’intenzione è poi di dotare la città di un trasporto pubblico rapido, frequente e a basso impatto ambientale, composto da funivia e ferrovia per le merci. Non manca nemmeno una strategia energetica basata sull’eolico e la trasformazione in calore dei rifiuti minerari, per dar vita – afferma il progetto – a una città “carbon free”. Tutti gli investimenti nell’area saranno a medio termine, in previsione di altri spostamenti nel futuro. Nelle aree più lontane dalle miniere, che non verranno coinvolte in future rilocazioni, troveranno posto invece progetti di infrastrutture a lungo termine, come la stazione, l’ospedale e il municipio. Quando la miniera si sarà esaurita, sostengono gli architetti, verrà trasformata in un parco archeologico-industriale a testimonianza delle radici di Kiruna. Tuttavia, per il momento, la città resta saldamente legata allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo. Il merito del progetto, che inevitabilmente comporterà un impatto ambientale considerevole in termini di inquinamento, è quello di sapersi vendere. Sarà infatti presentato domani alla Biennale dell’architettura di Venezia.