Dopo 3 anni di test, la compagnia americana Powerhive lancia su larga scala il suo progetto che combina solare, energy storage e telecomunicazioni. La potenza totale installata sarà di 1 MW
(Rinnovabili.it) – Combina solare, capacità di storage e rete per le telecomunicazioni in una mini-grid “di comunità”. L’idea viene dall’americana Powerhive, che ha passato gli ultimi 3 anni a testare l’efficacia di questa soluzione in una serie di villaggi isolati nelle aree rurali del Kenya. Adesso, anche grazie a un finanziamento di circa 12 milioni di euro da parte della divisione Green Power di Enel, progetta di espandere il progetto, oltre che ad altre zone del Paese, anche nel sud-est asiatico.
La scelta di queste località non è certo lasciata al caso. Infatti presenta molti vantaggi: non solo per i villaggi più isolati, dove la rete nazionale non arriva o non garantisce la fornitura di energia elettrica con continuità, ma anche nell’ottica di aumentare la resilienza delle comunità locali in quelle zone dove il rischio di tsunami o di altri eventi naturali catastrofici è alto. In alternativa, può essere pensata come soluzione transitoria in una situazione post-disastro, coprendo quel periodo necessario per ricostruire le infrastrutture di base.
Il progetto sarà sviluppato nel Kenya occidentale, a Kisiji e Nyamira, dove il tasso di penetrazione della rete nazionale è molto basso, mentre la diffusione dei cellulari raggiunge valori tra i più alti del continente. Così garantisce energia rinnovabile per una potenza totale installata di 1 MW a circa 20.000 famiglie, piccole imprese, strutture sanitarie e scuole, nel complesso 90.000 persone.