(Rinnovabili.it) – Un team di ricerca guidato dal Politecnico di Torino e finanziato da Swedish strategic foundation (SSF) Svezia è riuscito a produrre un innovativo isolante ecocompatibile realizzato combinando sospensioni di nanocellulosa, ossido di grafene e nanoparticelle di sepiolite.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati pochi giorni fa sulla prestigiosa rivista internazionale Nature Nanotechnology, dimostrando le potenzialità del nuovo isolante termico sia in termini di prestazioni che in rapporto con l’ambiente.
Oggi più che mai la necessità di produrre materiali ecocompatibili caratterizzati da elevate prestazioni e derivanti da fonti rinnovabili, rappresenta un’importante sfida nell’ambito delle costruzioni sostenibili, dato che la coibentazioni termica rappresenta da sola il 10% del consumo globale degli edifici.
Il nuovo isolante ecocompatibile è prodotto attraverso un particolare processo detto “freezecasting”, che combinando sospensioni di nanocellulosa, ossido di grafene e nanoparticelle di sepiolite (materiali rinnovabili e abbondanti) ha permesso la produzione di schiume caratterizzate da estreme proprietà di isolamento termico e resistenza alla fiamma in grado di surclassare i materiali tradizionali, dimostrandosi
inoltre ultra-leggere.
E’ la proprietà ignifuga una delle componenti più importanti che dimostra le potenzialità superiori di questo isolante ecocompatibile rispetto ai materiali tradizionali. Nei vari test di resistenza all’applicazione di una fiamma, questi nuovi materiali hanno mostrato un comportamento autoestinguente, rivelandosi perciò molto più sicuri delle schiume isolanti tradizionali, molto spesso addirittura causa scatenante dei roghi nelle case.
Proprio questo aspetto della ricerca è stato condotto da Federico Carosio e Giovanni Camino del Politecnico di Torino (sede di Alessandria), che hanno fornito le loro competenze di scienza e ingegneria dei materiali nell’ambito del design, caratterizzazione e sviluppo di materiali stabili termicamente e con proprietà di resistenza al fuoco.
Oltre alle proprietà tecnologiche, queste schiume innovative presentano una composizione “green” ed ecosostenibile soprattutto se paragonate con i materiali tradizionali per i quali vengono utilizzati additivi per la protezione al fuoco che risultano essere tossici ed estremamente dannosi per l’uomo e l’ambiente.