(Rinnovabili.it) – Nei paesi in via di sviluppo le tecnologie rinnovabili possono essere competitive sul fronte di costi come sta succedendo nei paesi ricchi. E’ quanto emerge dall’edizione 2014 di Climatoscope, il report sviluppato dalla Banca Interamericana di Sviluppo – Multilateral Investment Fund e Bloomberg New Energy Finance, sulle opportunità di investimento nel Sud del mondo nel settore delle energie rinnovabili. Offrendo una valutazione paese per paese, la relazione disegna un quadro chiaro e puntuale dell’energia pulita in 55 mercati emergenti in Africa, Asia e America Latina e nei Caraibi. Si comprende così che la capacità energetica legata alle fonti rinnovabili in queste nazioni è cresciuta ad un ritmo più veloce che nei paesi sviluppati, raggiungendo negli ultimi cinque anni un totale di 142 GW.
Non sorprende leggere allora che proprio queste economie rappresentino il mercato più attrattivo per la crescita degli investimenti green. Il posizionamento di ogni Paese dipende ovviamente da vari fattori: la sua politica di investimento nell’energia pulita, le sue condizioni di mercato, la struttura del suo settore energetico, il numero e la composizione delle imprese locali che operano nel settore dell’energia pulita e gli sforzi verso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il risultato finale ci regala una precisa classifica che mette nella top ten: Cina, Brasile, Sud Africa, India, Cile, Uruguay, Kenya, Messico, Indonesia, Uganda. “Gli investimenti del settore privato sono essenziali se i paesi in via di sviluppo intendono migliorare la propria fornitura di energia da fonti rinnovabili e sostenere la crescita economica”, ha commentato la parlamentare britannica Justine Greening durante il lancio del report. “Climatescope aumenta il potenziale di investimento di questi mercati, dando agli investitori le informazioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni di finanziamento affidabili, contribuendo in tal modo far accedere milioni di persone a forme moderne di energia migliorando la loro qualità di vita”.