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Infrastrutture verdi come volano della green economy

Infrastrutture verdi(Rinnovabili.it) – La salvaguardia degli ecosistemi e allo stesso tempo la progettazione integrata del territorio possono dare un valido contributo alla salvaguardia della salute delle aree territoriali. Progettare e realizzare infrastrutture verdi si inserisce a pieno titolo nella rosa delle iniziative in grado di migliorare e valorizzare gli aspetti economici di un territorio. Questo quanto emerso in occasione del convegno su “Infrastrutture verdi e capitale naturale” che ha analizzato in vista della Conferenza Nazionale sulla biodiversità organizzata dal Ministero dell’Ambiente, che si terrà in dicembre, il contributo e il valore che le Infrastrutture verdi potrebbero dare alla green economy.

 

Tenendo conto di quanto affermato dall’IPCC nel suo ultimo rapporto, ovvero che la temperatura della terra è destinata ad aumentare ulteriormente entro la fine del secolo, i calcoli elaborati hanno rivelato che l’Italia potrebbe subire danni in termini economici compresi tra lo 0,12 e 0,16% del PIL, che vanno sommati alla perdita di biodiversità e ai danni causati dalle intemperie al patrimonio artistico.

Promuovere la realizzazione di nuove infrastrutture in linea con le esigenze di sostenibilità potrebbe quindi garantire al paese maggiore sicurezza energetica e non solo per il futuro. In più le grandi opere ingegneristiche sono state recentemente riconosciute dall’Unione europea come metodo efficace di contrasto del cambiamento climatico. Ne sono un esempio gli interventi  di miglioramento della resistenza alle piene messi in atto dall’Autorità di Bacino dell’Arno che permette di mantenere al sicuro le caratteristiche degli habitat umidi; importante anche la manovra di riduzione dei consumi energetici e di mitigazione degli effetti negatici del climate change attuati da Mirandola, in provincia di Modena, dove la realizzazione di un anello verde intorno alla città contribuirà al raffrescamento naturale della stessa e alla riduzione della percentuale di CO2 nell’aria.

 

Secondo quanto rilevato dall’Ue l’Italia vanta una grande potenzialità in tema di crescita del numero delle infrastrutture green che potrebbero caratterizzare quasi il 50% del territorio nazionale (150mila km quadrati).

“Il convegno sulle infrastrutture verdi – ha affermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – intende presentare esperienze e soluzioni pratiche per stimolare le imprese, il mondo del lavoro e quello della formazione a progettare differentemente gli interventi sul territorio. Con pratiche non solo capaci di dare e conservare ricchezza, ma anche di rilanciare l’occupazione. Proprio per questo motivo, la Fondazione ha aderito con entusiasmo alla richiesta di essere uno dei partner che assiste il Ministero dell’ambiente nella realizzazione della conferenza su La natura dell’Italia, biodiversità e aree protette: la green economy per il rilancio del paese. Questo è uno dei temi di maggior interesse per la Fondazione che pone la green economy e green new deal al centro delle politiche sulla sostenibilità ambientale”.

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