(Rinnovabili.it) – Finita l’attesa per i decreti attuativi del taglia bollette. Attraverso una nota stampa il Ministero dello Svilluppo Economico ha fatto saper di aver firmato i tre provvedimenti di attuazione inerenti la rimodulazione degli incentivi alle rinnovabili elettriche, così come predisposto dal decreto legge Competitività. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale vediamo da vicino il contenuto dei tre provvedimenti.
Un primo decreto attuativo, concertato con il Ministro dell’Ambiente Galletti e “su cui si è espressa favorevolmente l’Autorità per l’energia”, stabilisce le modalità di determinazione dei nuovi incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili esistenti, diversi dagli impianti fotovoltaici, i cui esercenti optano per l’estensione del periodo di incentivazione di 7 anni a fronte di una riduzione dell’erogazione annua. .Gli impianti per i quali è stata esercitata l’opzione di rimodulazione possono accedere ad ulteriori strumenti incentivanti previsti dalla normativa vigente per i seguenti interventi:
a) interventi di potenziamento, in relazione alla maggiore produzione derivante dall’intervento di potenziamento, determinata con le modalità previste dal pertinente provvedimento di disciplina dell’ulteriore incentivo;
b) interventi di integrale ricostruzione, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario; in tal caso, l’eventuale nuovo incentivo sostituisce il preesistente incentivo rimodulato;
c) limitatamente agli impianti a biomasse di potenza non superiore a 1 MW, interventi di rifacimento totale, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario; in tal caso, l’eventuale nuovo incentivo sostituisce il preesistente incentivo rimodulato.
Un secondo decreto regolamenta la rimodulazione degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW nell’arco dei venti anni, a decorrere dal 1 gennaio 2015, per quanti abbiano aderito a tale opzione. Al fine di agevolare la visualizzazione delle percentuali di rimodulazioni spettanti a ciascun impianto, il provvedimento impone che entro 3 giorni dall’entrata in vigore, il GSE pubblichi sul proprio sito internet le tabelle dei fattori moltiplicativi da applicare ai previgenti incentivi per il calcolo dell’incentivo rimodulato, in funzione del periodo residuo di diritto agli incentivi, espresso in anni e mesi.
Il terzo decreto riguarda invece le modalità di erogazione degli incentivi al fotovoltaico da parte del Gestore dei servizi energetici (GSE Spa). “Sulla base del provvedimento, – si legge nella nota stampa – ai produttori sarà riconosciuto, ogni anno, un acconto pari al 90%, calcolato sulla base della produzione effettiva dell’anno precedente, con saldo entro 60 giorni dall’invio delle misure sulla produzione effettiva e comunque entro il 30 giugno dell’anno successivo. Il decreto disciplina le modalità di calcolo dell’acconto, le verifiche che il GSE è tenuto ad effettuare per evitare erogazioni indebite e la periodicità dei pagamenti, differenziata sulla base della dimensione degli impianti. Il decreto consentirà di programmare e rendere più certe le erogazioni”.