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Impatto ambientale edifici: le proposte della Commissione per ridurlo

Impatto ambientale edifici

 

(Rinnovabili.it) – Ridurre l’ impatto ambientale degli edifici ristrutturati e di nuova costruzione, migliorare l’efficienza delle risorse ed aumentare le informazioni relative alle prestazioni ambientali del settore delle costruzioni, sono alcuni degli obiettivi  fissati dalla Commissione Europea in occasione della seduta del 2 luglio.

 

Secondo l’UE, una politica più efficiente nel settore edile permetterebbe di ottenere un triplice risultato: impatti positivi ambientali, dato che quasi la metà dei consumi di energia e di materie estratte in Europa e più di un terzo dei consumi idrici sono imputabili agli edifici; risultati positivi per edilizia, che già oggi genera quasi il 10% del PIL e da lavoro ad oltre 20 mln di persone; risultati positivi per gli occupanti, che vedrebbero diminuire i costi di gestione e manutenzione, con un miglioramento degli effetti positivi sulla salute e sul benessere.

 

Michel Barnier, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario facente funzione per l’Industria e l’imprenditoria, ha dichiarato: “Il settore edile dovrebbe guardare alle proposte adottate oggi come a un’opportunità per innovare e attirare nuovi talenti. Le nuove tecnologie offrono grandi potenzialità, non soltanto per le costruzioni nuove, ma anche per la ristrutturazione di milioni di edifici esistenti per trasformarli in edifici ad alta efficienza energetica. Non lasciamoci sfuggire questa opportunità.”

 

Nonostante sia stato dimostrato che il 79% delle famiglie europee vorrebbe poter tener conto anche degli aspetti ambientali nell’acquisto o nell’affitto degli immobili, le informazioni oggi a disposizione sono ancora scarse.

 

LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE –  Per facilitare la comprensione dell’ impatto ambientale degli edifici in materia di progettazione, costruzione, uso e demolizione, la Commissione Europea sta elaborando in collaborazione con le parti interessate e le autorità nazionali, un quadro con un numero limitato di indicatori per valutare l’efficienza ambientale degli edifici. Lo scopo è fornire uno strumento che possa essere utilizzato in tutta Europa dai privati ma anche dalle autorità pubbliche.

Una proposta di questo tipo consentirebbe di puntare al miglioramento dell’efficienza degli edifici, riducendo il numero di rifiuti da costruzione, potenziando il riciclaggio delle materie prime demolite a favore delle nuova costruzioni.

 

Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Si parla molto dell’efficienza energetica degli edifici, ma dobbiamo guardare anche al quadro d’insieme. Una migliore informazione dei cittadini in merito alle prestazioni ambientali è un modo sicuro per migliorare le prestazioni complessive dei nostri edifici. Fa bene all’ambiente, alla salute dei cittadini e ai loro portafogli.

 

LE PRIME TAPPE – Entro due o tre anni dovrebbe essere disponibile la prima serie di indicatori, mentre attraverso un maggior sostegno ai progetti di ricerca, la Commissione incentiverà il mercato del riciclaggio dei rifiuti, puntando prima di tutto ad una migliore e più proficua collaborazione con gli Stati Membri.

 

 

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