Rinnovabili

Il futuro è nelle città verticali?

Il futuro è nelle città verticali

(Rinnovabili.it) – Il futuro è nelle città verticali? Potrebbe essere una soluzione, almeno secondo i giudici dei SuperSkyScrapers Awards, una gara per architetti tenutasi nella capitale inglese. Ai partecipanti si chiedeva di stilare un progetto di grattacielo che fosse concepito in modo da essere adoperato come una città. L’idea migliore è venuta alla Sure architecture, uno studio cinese con uffici a Londra. Ha vinto il primo premio con il progetto di un grattacielo futuristico potenzialmente in grado di funzionare da metropoli, con il suo ecosistema e un andamento a spirale che può essere ripetuto “all’infinito” verso l’alto. Il nome che la Sure ha dato alla sua creazione è “la città senza fine”. L’edificio è alto 300 metri e immaginato come una città verticale che mira ad estendere i quartieri di Londra verso il cielo. Come? Grazie a due rampe intrecciate che si avvolgono attorno al perimetro della costruzione. Secondo i designers, il palazzo può contenere comunità residenziali, uffici, scuole e aree shopping, ma anche piazze pubbliche e ampi parchi. «Le strade di Londra ora possono essere sviluppate sia orizzontalmente che in senso verticale – ha spiegato il team vincitore della gara – Nel nostro progetto non c’è mai una interruzione: né fra il terreno e il grattacielo, né fra i piani stessi. Lo abbiamo concepito come due rampe senza fine circumrotanti continuamente e gradualmente crescenti con una bassa pendenza dal piano terra verso il cielo». Le due rampe si collegano a intermittenza tramite ponti, e dovrebbero essere supportate da sei grandi tubi d’acciaio, che dovrebbero anche racchiudere le scalinate e gli ascensori dedicati al trasporto di persone, energia, rifiuti e acqua su e giù per il palazzo. Sempre attraverso i sei tubi possono essere fatti salire materiali utili a continuare lo sviluppo del grattacielo verso l’alto. A livello energetico, il grattacielo a spirale dovrebbe essere costruito in modo da massimizzare l’uso di energia passiva, con un minimo utilizzo delle luci artificiali e della ventilazione meccanica.

Exit mobile version