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IKEA investirà 200mln di euro per divenire climaticamente positiva

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(Rinnovabili.it) – Non basta raggiungere le zero emissioni, IKEA vuole puntare un obiettivo superiore: divenire climaticamente positiva, ossia portare in negativo il bilancio dei gas serra associati alle sue attività. Per riuscirci il celebre marchio dei mobili fai-da-te ha annunciato oggi nuovi e importanti investimenti. Duecento milioni di euro in totale, che la multinazionale svedese concentrerà per metà sull’approvvigionamento energetico, per rendere l’intera catena al 100% rinnovabile, e per metà sulla rimozione del carbonio atmosferico, tramite programmi di rimboschimento, ripristino di foreste degradate e migliori pratiche gestionali.

Obiettivi ambizioso soprattutto se si considera che più della metà dell’impronta climatica d’IKEA proviene dai materiali.  “La nostra aspirazione è ridurre le emissioni di gas serra in termini assoluti entro il 2030 rispetto all’intera catena del valore, facendo crescere nel contempo il business”, afferma Torbjörn Lööf, CEO di Inter IKEA Group. “Per raggiungere questo obiettivo, continueremo a investire in aree che abbiano impatto. Questo investimento accelererà il passaggio all’utilizzo delle energie rinnovabili […] e rimuoverà la CO2 dall’atmosfera”.

Il nuovo piano di investimenti sostenibili dell’IKEA Group

Il primo portafoglio d’investimenti, per un valore di 100 milioni di euro, sosterrà dunque l’utilizzo di sole energie rinnovabili per soddisfare il fabbisogno di elettricità, riscaldamento, raffreddamento e persino di combustibili dell’azienda entro il 2030. Il piano punterà soprattutto sui PPA, gli accordi di compravendita dell’energia su lungo termine direttamente dai produttori (leggi anche Rinnovabili e contratti PPA aziendali: un successo annunciato).

 

Il secondo portafoglio (altri 100 milioni di euro) investirà in progetti di gestione responsabile delle foreste e riforestazione. D’altra parte il legno è uno dei materiali principali utilizzati da IKEA e per molti anni il gruppo ha lavorato sia per alleggerire la propria impronta ambientale che per aiutare gli ecosistemi danneggiati. Un esempio? Nel 1998 ha lanciato la Fondazione Sow a Seed per ridare vita alla foresta pluviale nel Borneo malese, devastata dal disboscamento e dagli incendi. In questi anni, il progetto ha piantato oltre un milione di alberi autoctoni su 8000 ettari di foresta dando lavoro a 150 persone del posto e offrendo loro alloggi, acqua pulita, elettricità e assistenza medica gratuita.

 

“Riteniamo che il modo migliore per ridurre al minimo il nostro impatto sul clima e contribuire a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C sia principalmente ridurre le nostre emissioni di gas serra e rimuovere il carbonio esistente dall’atmosfera”, ha aggiunto afferma Lena Pripp-Kovac, Chief Sustainability Officer, Inter IKEA Group. “Possiamo fare una differenza positiva attraverso la nostra catena di fornitura integrata, la nostra presenza globale e la nostra esperienza su foreste e clima”.

 

>>leggi anche L’atlante mondiale della riforestazione per combattere il climate change<<

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