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Anche Hollywood pratica il riciclo dell’auto

Anche Hollywood pratica il riciclo dell’auto

(Rinnovabili.it) – Vi siete mai chiesti cosa succede a tutte quelle auto che nei film vengono paracadutate dagli aerei, spinte giù dalle scogliere o investite da carri armati? Con le nuove e più stringenti regole sul riciclo dell’auto, anche Hollywood ha dovuto adeguarsi. Le montagne di mezzi coinvolti nelle scene di inseguimenti urbani in stile Blues Brothers o Fast and Furious devono essere indirizzati verso impianti di trattamento, smontate e per quanto possibile riciclate.

La troupe, quando utilizza dei veicoli sul set, deve seguire un protocollo specifico, documentando tutto, sia per motivi di contabilità che di responsabilità.

Anni fa, i produttori si organizzavano per trasportare le auto fracassate a presso i demolitori, e una volta consegnate se ne dimenticavano. È la fine che ha fatto la  Mustang di Steve McQueen utilizzata per Bullitt, nel 1968.

Stesso destino per i numerosi esemplari di Generale Lee, la celebre auto di Hazzard, lo show televisivo dei primi anni ’80. Ma quelle che finivano in discarica erano spesso prese d’assalto dai fan, che cercavano di acquistarle – anche soltanto dei pezzi – e rimetterle in sesto.

Mentre l’industria di Hollywood è diventava quello che è oggi, anche le politiche per lo smaltimento delle auto fracassate sono cambiate. Nessuno oggi vuole rischiare di finire in tribunale quando un fan si lancia da una scalinata con una Mini Cooper ripescata da The Bourne Identity.

Così, le auto sono riciclate seguendo le norme ambientali vigenti. Gomme e cerchi vengono rimossi e venduti separatamente, così come radiatori e motori. I fluidi vengono estratti con procedure specifiche in modo da decontaminare il mezzo. Le carrozzerie vengono poi schiacciate in una pressa, e l’acciaio ulteriormente separato dai materiali rimanenti per poi essere riciclato.

Anche se le grandi pellicole con ricco budget avranno sempre bisogno di rottami da fracassare, l’avvento delle auto a guida automatica e il maggiore utilizzo della computer grafica nei film d’azione potrebbe significare una perdita economica per l’industria del riciclo.

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