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Henkel Innovation Challenge, tre invenzioni per cambiare il mondo

Henkel Innovation Challenge, tre invenzioni per cambiare il mondo

 

 

(Rinnovabili.it) –  Una tecnologia pulente in grado di convertire i movimenti di chi la usa per produrre energia, un rivestimento che degradi gli inquinanti aerei mentre cattura l’energia solare, un adesivo intelligente” a base di cianoacrilato per applicazione medica. Queste le tre invenzioni che si sono meritate, in quest’ordine, il podio di Henkel Innovation Challenge 2015. Giunta all’ottava edizione, la competizione ha coinvolto finora 35.000 studenti provenienti da tutto il mondo con l’obiettivo di creare un prodotto o una tecnologia con un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità in uno dei settori in cui la società opera. Il primo posto è andato alla squadra belga “The Sharp Shepards” composto da Jérémy Denisty, 23 anni, e Marine Van Halle, 20 anni, studenti dell’Université Catholique de Louvain; i giovani studenti hanno convinto la giuria con “Persil Energy Patch”, progetto di una rivoluzionaria tecnologia pulente che, oltre a migliorare l’azione e la luminosità del detersivo è in grado di convertire l’energia prodotta dai movimenti del corpo in corrente elettrica.

 

Il team “Darmalite”, composta da Marco del Valle e Christine Darla Bautista dell’Università delle Filippine ha conquistato invece il secondo posto con  “Buchstrahl”, un rivestimento concepito per proteggere le superfici, neutralizzare le sostanze inquinanti e sfruttare al contempo l’energia solare. Chiude la classifica l’Italia con Tommaso Bressa e Iva Mladenovic dell’Università Bocconi che si sono aggiudicati il terzo posto grazie al progetto “CyanoFix”, un’innovativa applicazione adesiva in campo medico della tecnologia del ciano acrilato. L’obiettivo di Cyanofix è quello di utilizzare gli adesivi per aumentare l’efficacia delle operazioni chirurgiche e curare patologie tipiche del mondo occidentale come quelle del sistema cardiovascolare. “Abbiamo studiato cosa potrebbe accadere da qui al 2050,  – hanno commentato i due studenti dell’Università Bocconi a margine della premiazione – immaginando un adesivo intelligente da iniettare direttamente nella circolazione sanguigna del paziente e attivare per riparare lesioni interne, come nel caso di emorragie cerebrali”.

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