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Greenbuilding, a Milano nasce l’Iceberg mangia-smog

Il San Raffaele si allarga tra tecnologia e greenbuilding: il nuovo ospedale firmato da Mario Cucinella prevede efficienza energetica e materiali mangiasmog

Greenbuilding, a Milano nasce l’Iceberg mangia-smog

 

(Rinnovabili.it) – Il San Raffaele si allarga tra tecnologia e greenbuilding. Un padiglione di 8 piani per il pronto soccorso, 20 sale operatorie e 300 posti letto: è il nuovo ospedale firmato da Mario Cucinella. Il progetto è stato presentato ieri e, una volta ottenuti anche gli ultimi permessi, dovrebbe entrare in fase di cantiere la prossima primavera mentre il taglio del nastro è previsto per il 2020. Lì sarà trasferita tutta l’emergenza-urgenza, così il pronto soccorso passerà da 1.800 a 5mila metri quadri. Il nuovo ospedale prevede anche un giardino pensile con alberi e verde al primo piano.

«Un oggetto semplice, pulito. Come un pezzo di ghiaccio, uno spartito musicale di Keith Jarrett». Così Cucinella presenta una struttura, frutto di 50 milioni di investimento, che è già stata soprannominata Iceberg per la presenza predominante del vetro. Ma c’è molto di più. Innanzitutto il nuovo padiglione del San Raffaele promette di essere una struttura ad altissimo risparmio energetico, con un taglio previsto del 60% sui consumi grazie a piastre di ceramica bianca montate all’esterno in grado di mantenere il calore.

 

Greenbuilding, a Milano nasce l’Iceberg mangia-smogIl tratto caratteristico che lo iscrive di diritto tra gli esempi di greenbuilding italiano è certamente l’uso di materiali mangia-smog. Tanto la facciata quanto gli interni – i pavimenti in gres porcellanato – saranno trattati con vernici a base di biossido di titanio (TiO2), che una volta a contatto con aria e acqua è in grado di ridurre l’anidride carbonica. Bagni e ambulatori avranno poi lavabi in ceramica trattati con rivestimenti trattati con resine antibatteriche, mentre il resto dell’arredo interno sarà pensato per migliorare la qualità dell’aria indoor, con la scelta di materiali che non rilasciano formaldeide.

Sempre nell’ottica del risparmio energetico e del basso impatto ambientale, le maniglie delle porte saranno in plastica riciclata, mentre le tubature e i sanitari permetteranno un risparmio in termini di acqua del 50% e l’illuminazione sarà a Led.