Rinnovabili

Boom di green jobs negli USA: le rinnovabili doppiano le fossili

Boom di green jobs negli USA le rinnovabili doppiano le fossili-

 

(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili nel 2014 hanno creato due volte l’impiego del petrolio e del gas messi insieme. Un’esplosione di green jobs che sono stati censiti negli Stati Uniti dal rapporto di Fondazione Solar insieme alla George Washington University. Lo studio mostra come l’industria del fotovoltaico USA abbia creato circa 31.000 nuovi posti di lavoro nel 2014, con un tasso di crescita del 21,8 per cento.

Petrolio e gas, compresi tutti i lavori in infrastrutture, hanno creato poco più della metà dell’occupazione nel solare. Oggi quest’ultima impiega, da sola, circa 174.000 persone negli Stati Uniti. Tre anni fa, i numeri raccontavano un’altra storia: 183.000 lavoratori complessivi in eolico, solare e geotermico.

Una crescita impressionante, che secondo la ricerca va spiegata così: solare ed eolico sono tecnologie, non combustibili, e le tecnologie in genere diventano più economiche con il tempo. Inoltre, non sono soggette ai capricci del prezzo delle materie prime.

La dicotomia è interessante: petrolio e gas creano posti di lavoro solo se i prezzi e l’inflazione salgono, mentre le energie rinnovabili creano posti di lavoro se i prezzi e l’inflazione calano.

 

Indipendentemente da ciò che si pensa del fracking, non si può negare che l’industria del gas da scisti abbia creato possibilità per i lavoratori: ma sono impieghi a breve termine e molto costosi.

Poiché la produzione di idrocarburi non convenzionali è esplosa, è saltato l’equilibrio dei prezzi nel mercato del petrolio. Di conseguenza, questi hanno iniziato una caduta libera a partire dalla scorsa estate. Non sorprende che questo abbia influenzato negativamente le società coinvolte nelle estrazioni di gas e petrolio da scisti, con il risultato che i budget di investimento per il 2015 sono stati tagliati e le aziende hanno cominciato ad annunciare licenziamenti. Giganti del petrolio come Schlumberger e Baker Hughes hanno annunciato che stanno tagliando circa 16.000 posti di lavoro. BP ha fatto sapere che licenzierà altre 3.200 persone, e lo stato del Texas probabilmente perderà circa 125.000 lavoratori, fra posti di lavoro diretti e indiretti nel settore petrolifero.

Exit mobile version