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Il grattacielo peloso che raccoglie l’energia del vento

Il vento scuote le miriadi di fibre che avvolgono il grattacielo peloso, che grazie alla tecnologia piezoelettrica incamera l’energia del vento

Il grattacielo peloso che raccoglie l’energia del vento-

 

(Rinnovabili.it) – Chi credeva di averle viste tutte nel campo del green building, resterà piacevolmente deluso. Non si era ancora sentito parlare, infatti di uno strawscraper, un grattacielo peloso che si trasforma in un parco eolico urbano. E invece l’architettura sostenibile ha concepito anche questa trovata. In particolare, il merito va al Belatchew Lab Arkitektur, studio svedese che immagina di costruire il grattacielo con i capelli a Stoccolma. La particolarità, che rende energeticamente innovativa la struttura, è la sua capacità di sfruttare l’energia del vento con questa peluria che lo ricopre. L’edificio sembra appartenere all’ecosistema marino, simile ad un anemone dai lunghi capelli filiformi.

 

L’accostamento tra fattorie eoliche e contesto urbano può lasciare un po’ sospettosi. Spesso è impossibile, infatti, trovare una posizione per impiantare turbine eoliche tradizionali che non occupino troppo spazio e non siano fonte di pericolo per le attività di una città. Ma il grattacielo peloso risolve il problema, perché utilizza un involucro ricoperto dai “capelli” in grado di captare la forza del vento senza la necessità di una turbina tradizionale.

Il sistema, infatti, utilizza la tecnologia piezoelettrica, che trasforma il movimento in energia elettrica, la quale può essere immagazzinata e utilizzata in una seconda fase. Il debole movimento dei capelli è sicuro per gli uccelli e gli esseri umani e non provoca rumore come invece accade con le turbine tradizionali. Lo Strawscraper però non è soltanto un piccolo prodigio dell’efficienza, ma anche un tentativo di abbellire lo skyline della città. I capelli che coprono l’edificio creano infatti un effetto di movimento, dando al panorama cittadino – normalmente statico – un tocco di dinamicità.

 

Il grattacielo non sarà costruito da zero. Si tratterà infatti di un’estensione di una torre di Stoccolma già esistente, completata nel 1997. L’architetto aveva piantato in asso i lavori a metà costruzione perché lo reputava stravolto dalle nuove direttive ricevute. Belatchew Labs è intervenuto per dare nuova vita al vecchio progetto, rinnovandolo con un look mai visto e la ciliegina sulla torta delle nuove tecnologie per l’energia rinnovabile.