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Gosun: il forno solare per piatti davvero green

Gosun è il forno solare che cattura i raggi per grigliare, bollire o arrostire i piatti in totale assenza di carburante, legna o energia. Basta esporre il forno al Sole, riempirlo, scegliere il metodo di cottura ed aspettare

Gosun: il forno solare per piatti davvero green

 

(Rinnovabili.it) – Non importa se stiate progettando un barbecue, un arrosto od un bollito: con Gosun Stove, il forno solare progettato dal team di Patrick Sherwin, si può cucinare ogni piatto sfruttando l’energia solare e facendo a meno di energia tradizionale, legna o carbone.

Basta scegliere il tipo di piatto, riempire il forno, metterlo al sole ed aspettare. Questo grazie alla tecnologia che assorbe il calore solare e lo sfrutta per la cottura dei cibi si possono realizzare piatti bolliti, grigliati o arrostiti senza il pericolo di bruciarsi, cattivi odori, energia elettrica o altri carburanti.

Come funziona il forno solare Gosun

Una superficie parabolica capace di seguire il percorso del Sole riflette i raggi verso il tubo del forno, la radiazione passa attraverso uno strato di vuoto e riscalda un materiale assorbente dalle alte prestazioni; a questo punto i raggi infrarossi entrano in contatto col cibo e lo cuociono.

Il tubo di vetro borosilicato riscaldato dalla superficie parabolica dall’interno vuoto è protetto da un coperchio in acciaio inossidabile che garantisce l’integrità dei materiali per due anni.

 

Gosun: il forno solare per piatti davvero green

 

Il forno solare è disponibile anche nella versione capace di accumulare l’energia in una batteria solare che permette la cottura dei cibi in assenza di radiazione diretta, ad esempio nelle ore serali o quando piove. Lo spazio per i cibi basta alla preparazione di cinque porzioni alla volta e costa circa 350 dollari nella versione base, poco meno di 330 euro.

La batteria solare studiata per il forno riesce ad immagazzinare il calore e conservarlo nel tempo, come fa la sabbia in natura. Il materiale PCM (phase-change-material) di cui è costituita ha un punto di fusione a circa 155 °C e memorizza l’energia del Sole per raggiungere temperature che sfiorano i 205°C e le mantiene fino a che non richiesto per la cottura.

 

Una versione low cost è stata pensata per le popolazioni in via di sviluppo che non hanno accesso all’energia elettrica ed ai carburanti, in modo che possano cucinare in modo sicuro e sostenibile affrontando solamente la spesa dell’acquisto iniziale. La campagna su Kickstarter per accumulare i fondi necessari alla produzione di massa dell’oggetto permette di aiutare una  famiglia di un paese povero regalandole un forno solare con soli 150 dollari, circa 140 euro.