Dopo la Guerra Fredda, le sfide del riscaldamento globale. Mikhail Gorbachev sarà il regista dell’International Symposium on Climate Change
(Rinnovabili.it) – Con la sua politica di distensione è stato uno dei protagonisti della fine della Guerra Fredda. Ma ora la sfida è più complessa: evitare il riscaldamento globale. Per questo il premio Nobel Mikhail Gorbachev sarà ospite dell’International Symposium on Climate Change 2015, che si aprirà mercoledì a Roma nel Tempio di Adriano, in piazza di Pietra. Il prestigioso tavolo di confronto metterà insieme 21 tra gli esperti, decisori e stakeholder più importanti del mondo sul fronte del cambiamento climatico. L’evento si concluderà venerdì 29.
Insieme a Gorbachev ci saranno, tra gli altri, il consulente di Obama, Bill Ritter, due consulenti del governo cinese, il senior advisor delle Nazioni Unite, Martin Lees. Saranno per la prima volta riuniti intorno a un tavolo con l’intento di formulare una proposta costruttiva da sottoporre all’attenzione dei partecipanti alla COP 21, la conferenza ONU sul clima che avrà luogo a Parigi a fine novembre.
Tra i relatori italiani, il presidente del Centro per un Futuro Sostenibile, Francesco Rutelli. Organizzatori dell’evento sono Fondazione Italiani e New Policy Forum.
Si tenterà, in questa tre giorni romana del Symposium on Climate Change, di riesaminare le interconnessioni tra i cambiamenti climatici e lo sviluppo mondiale, per poi proporre, alla luce delle nuove sfide poste dal 21°secolo, nuove ed efficaci linee di azione in grado di contribuire al benessere e alla sicurezza dell’umanità. Gli esperti invitati alla tavola rotonda lavorano in tutti i settori affetti dai rischi del cambiamento climatico: la biodiversità, l’energia, l’acqua, gli oceani, la povertà, lo sviluppo, la pace e la sicurezza, la finanza.
Verranno esaminati i rapporti che intercorrono tra le attività umane e l’ecosistema naturale, allo scopo di porre la questione del clima all’interno di una più ampia strategia per la promozione di uno sviluppo globale equo e sostenibile, in grado di rispettare i diritti umani e la pace. Secondo il panel, le trasformazioni necessarie per affrontare le cause del cambiamento climatico e scongiurarne i rischi, prevedono un’azione in quattro direzioni:
– sviluppo e diffusione di tecnologie e innovazione;
– rafforzamento delle capacità nazionali di intervento e resilienza;
– mobilitazione dei finanziamenti per un cambiamento programmatico;
– rilancio della cooperazione internazionale.