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Google accusata di aver rubato l’idea che rivoluzionerà l’edilizia

Google

 

(Rinnovabili.it) – Uno studio legale del Texas ha accusato il colosso Google di frode, per aver rubato all’architetto Eli Attia la tecnologia alla base del progetto “Flux”, un software rivoluzionario in fase di sviluppo che permetterebbe di trasformare radicalmente le tecniche di progettazione degli edifici, arrivando ad azzerare le emissioni.

 

Sviluppato nel 2012 all’interno dei laboratori segreti di Google X, il software Flux Factory Inc. è stato presentato come la “tecnologia che sarà in grado di cambiare il settore globale delle costruzioni, rivoluzionando il modo in cui gli edifici vengono progettati, costruiti e manutenuti, per arrivare a risparmiare miliardi di dollari”.

Ma secondo gli avvocati texani il progetto sarebbe in realtà una proprietà intellettuale del celebre architetto Eli Attia, uno dei massimi esperti mondiali nella progettazione di grattacieli, che nel 2009 sviluppò il software chiamandolo “Vannevar”. Alla ricerca di un partner per passare alla fase operativa, Attia sarebbe stato contattato nel 2010 dal team segreto di Google X per sviluppare un progetto pilota e verificare la fattibilità del progetto.

Una volta compreso il potenziale del software, gli esperti di Google avrebbero estromesso Attia dal progetto, ribattezzandolo “Flux” e rivendicandone la paternità.

“Gli imputati hanno privato l’umanità di una tecnologia efficiente e sostenibile di cui ha urgente bisogno”, hanno dichiarato i legali di Attia, sostenendo che il brevetto originale sarebbe stato manipolato da Google per trasformarlo in un prodotto commerciale del valore di oltre 120 miliardi di dollari. Secondo gli avvocati quando l’architetto Attia si oppose a questa trasformazione radicale del software, i dirigenti di Google decisero di estrometterlo dal progetto rinnegandone la paternità.

La rivoluzionaria soluzione che integra architettura, ingegneria ed economia per progettare green building ultra efficienti, dovrebbe essere pronta per il 2015, quando il progetto sarà lanciato sul mercato.

Il caso resta aperto e alla ricerca della soluzione, nel frattempo i “cervelloni” di Google X proseguono nello sviluppo della rivoluzionaria tecnologia che integra architettura, ingegneria ed economia per progettare green building ultra efficienti, promettendo il lancio sul mercato entro il 2015, ma non senza il disaccordo di Attia: “Non è importante se si chiama Vannevar o Flux, il fatto è che Google ha rubato la mia invenzione e il lavoro della mia vita”.

 

La sentenza ai posteri.

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