(Rinnovabili.it) – La Goletta Verde di Legambiente si è fermata in Molise e dopo aver effettuato i monitoraggi delle acque presso le foci dei fiumi ha dichiarato una situazione ancora critica per la regione.
Cariche batteriche oltre i limiti alla foce del canale di Rio Vivo, alla foce del fiume Biferno e alla foce del fiume Tecchio mettono a rischio le acque molisane e evidenziano come ad oggi la popolazione sia ancora poco informata sulle condizioni ambientali.
“Lavorare non solo su un necessario adeguamento della depurazione ma anche e soprattutto sulla corretta informazione a bagnanti e cittadini che ancora manca” ha commentato Legambiente.
I tre prelievi effettuati hanno dato come risultato “fortemente inquinati” dimostrando carenze depurative sintomo di una scarsa attenzione ai reflui e alla loro purificazione.
“Anno dopo anno continuiamo a riscontrare le stesse criticità nei punti di campionamento presi in esame lungo la costa molisana – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente-. Senza volerci sostituire alle autorità competenti o alimentare controproducenti polemiche, notiamo che anche quest’anno le foci dei fiumi e dei canali risultano balneabili sul Portale delle Acque, il sito gestito dal ministero della Salute, realizzato grazie all’elaborazione dei dati dell’Arpa e delle Regioni. Lo scorso anno ci fu fatto notare che i tratti di mare presi in esame dai nostri tecnici erano interdetti alla balneazione. Al momento, però, tutti e tre i punti risultano idonei alla balneazione e con un profilo eccellente. Vorremmo una volta per tutte che Regione, Arpa, Comuni e ministero della Salute facessero chiarezza su questa situazione, lavorando non solo su un necessario adeguamento della depurazione, ma anche e soprattutto, a brevissimo termine, sulla corretta informazione a bagnanti e cittadini. E questo non solo attraverso il Portale delle acque che dovrebbe essere il punto di riferimento per i bagnanti, ma anche attraverso adeguata cartellonistica sulla qualità dei singoli tratti da mare. Da quest’anno, infatti, la normativa sulla balneazione prevede l’obbligo da parte dei comuni di apporre cartelli informativi circa la qualità delle acque, secondo standard europei, cartelli di cui non c’era ancora traccia nelle aree campionate da Goletta Verde”.