La tenda Froute Pod di Giant Grass è sostenibile ed adatta al glamping: la tendenza dei campeggiatori che non rinunciano a tutte le comodità di una casa elegante e confortevole
(Rinnovabili.it) –La tenda di bamboo Froute Pod, con la sua forma che ricorda una cipolla sembra fatta appositamente per il glamping: l’ultima tendenza dei campeggi europei ed americani.
Progettata dagli architetti Munir e Mittul Vahanvati della Giant Grass, Froute Pod è pensata come una struttura semipermanente adatta al campeggio o a rimanere in giardino come angolo di meditazione, sala da the, gazebo o spazio per banchetti.
Cos’è il glamping
Il nome di questa moda è un mix di glamour e camping e vuol dire accamparsi all’aria aperta senza rinunciare ad una sistemazione elegante ed originale. Dimentichiamo il nylon sgargiante delle tende da zaino ed il sacco a pelo, si parla di vere e proprie abitazioni con letto matrimoniale, tappeti, abatjour e comodino.
La Froute Pod coniuga sostenibilità e comodità, con la sua base ottagonale di 3 metri di diametro ed un’altezza di 2,4 è la tenda perfetta per ospitare un letto matrimoniale e tutto il necessario per la vacanza di due persone. La porta di ingresso una volta sollevata fa da portico mentre delle finestre rotonde ed un lucernario centrale illuminano l’interno. La struttura di canne di bamboo piegate è rivestita con un telone impermeabile e appoggia su una piattaforma che la isola dall’umidità e dalle asperità del terreno. Secondo i progettisti la struttura può essere facilmente montata da due persone in soli 45 minuti.
I due architetti della società con sede a Melbourne sono specializzati in strutture in bamboo e si adoperano ogni giorno perché diventi un’alternativa sostenibile ai materiali da costruzione più utilizzati.
“Il nostro interesse per il bamboo si basa sull’intenzione di promuovere l’uso di questo materiale sostenibile, ad alte prestazioni strutturali e a basso costo su piccola scala. Per perseguire questa vision non basta impegnarsi nella progettazione e costruzione di strutture in bamboo, ma anche condurre workshop pratici e fare formazione sulle possibilità di questo materiale naturale.” Spiegano gli architetti.
I Vahanvati sono convinti che la vasta letteratura sull’argomento sia insuffciente e che un’esperienza pratica di costruzione sia indispensabile per capire le possibilità legate al bamboo ed alla costruzione con materiali naturali e sostenibili. Gli architetti preferiscono lasciare il materiale nella sua forma naturale e partendo dalla semplice canna inventare connessioni, piegature e collegamenti per ottenere il design desiderato.