(Rinnovabili.it) – Dopo aver portato a termine il giardino verticale più grande dell’Uruguay, Paisajismo Urbano è diventata l’impresa di design e green building con più metri quadri di muri vegetali costruiti al mondo. Il record uruguayano è stato raggiunto grazie alla progettazione di una superficie verde di 300 mq, per la quale sono state utilizzati 6 mila esemplari di piante, provenienti da 35 specie e 10 famiglie differenti. Il sistema di costruzione è pensato sia per far interagire le diverse specie, sia per dare un valore estetico agli edifici. Ma il bersaglio grosso è quello dei benefici ambientali che ne ricavano le città, in questo caso Montevideo. Il progetto, in concreto, filtrerà più di 165 tonnellate di gas serra ogni anno e produrrà l’ossigeno necessario alla respirazione di 255 persone.
Paesajismo Urbano si è spinta anche al di fuori dell’Uruguay, portando i suoi progetti in Spagna, Bolivia, Ecuador, Cile, Colombia. Tra i lavori più noti, spicca sicuramente quello concluso nella città di Quito, capitale ecuadoregna. Nove giardini verticali ripartiti tra le facciate esterne e quelle interne degli edifici, per un totale di 1.000 metri quadri e più di 30 mila piante. Non molte di più rispetto alle 25 mila dell’Hotel Gaia di Bogotà, in Colombia, anch’esso figlio di un progetto dell’impresa uruguayana.
I benefici ambientali dei giardini verticali non si fermano alla riduzione di CO2 e all’emissione di ossigeno. Sono anche un deterrente per l’effetto “isola di calore” delle grandi città. Infatti sono in grado di abbassare fino a 5 gradi la temperatura interna di un palazzo in estate, così come di mantenere invece il calore in inverno. Riescono a catalizzare molta acqua piovana, riducono l’inquinamento acustico e catturano i metalli pesanti. I vantaggi sarebbero anche economici, dato che una facciata verde incrementerebbe il valore dell’immobile fino a quote del 15-20%.