Giardino verticale di 20 piani per il municipio di Bac Ninh City

L’attenzione per il paesaggio e la sua fruizione, il futuro sviluppo urbano della città del Vietnam in chiave sostenibile: è il cuore di questo progetto grazie alle ampie terrazze verdi e alle coperture vegetali

(Rinnovabili.it) – Un giardino verticale alto 20 piani. Vo Trong Nghia Architects ha di recente reso pubblico il suo progetto per il municipio di Bac Ninh City, città del Vietnam pochi chilometri a nord della capitale Hanoi. “L’edificio è disegnato come un parco verticale per fornire un panorama più verde alla città”, hanno dichiarato i progettisti.

L’idea di partenza è quella di impostare lo sviluppo urbano di Bac Ninh City ponendo fin da subito al centro l’ambiente. Da qui l’attenzione per il paesaggio e la sua fruizione, che sono il vero cuore di questo progetto. Infatti il municipio è costituito da due torri separate alla base che si ricongiungono a metà altezza. Il contatto è ottenuto facendo retrocedere di alcuni metri il volume di ciascun piano, man mano che si procede verso quelli superiori.

In questo modo, di fatto, in ciascun punto delle due strutture si ha a disposizione un’ampia terrazza. Che conserva una doppia funzione.  Da un lato è deputata ad ospitare una grande varietà di piante locali, trasformando il municipio in un giardino verticale ben presente nello skyline della città. Dall’altro lato, le terrazze rappresentano al contempo un punto d’osservazione su Bac Ninh City.

Gli edifici, che ospiteranno sia uffici governativi che residenze private, sono collegati in quattro punti tra il 7° e il 18° piano da terrazze sospese. Al piano terreno gli spazi sono dedicati a eventi culturali e sono protetti da una vetrata continua.

Lo studio di architettura Vo Trong Nghia ha una consolidata tradizione nell’impiego estensivo di tetti verdi e coperture vegetali, come testimonia ad esempio il recente progetto di un campus universitario a Ho Chi Minh City, completamente pervaso da alberi e vegetazione. Manca invece in questo caso il ricorso al bambù come elemento strutturale: lo studio vietnamita è convinto che possa diventare l’acciaio del 21° secolo.