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Galletti: ritiro delle norme Ue è “segnale negativo”

Galletti ritiro delle norme Ue è “segnale negativo”

 

(Rinnovabili.it) – Secondo il ministro dell’Ambiente italiano, Gian Luca Galletti, il ritiro delle direttive sulla qualità dell’aria e l’economia circolare è un «segnale negativo», che inibisce le ambizioni dell’Europa nel contrasto al cambiamento climatico. I governi sfideranno, secondo Galletti, le decisioni della Commissione Junker, nella speranza che si rimangi questo dietrofront repentino rispetto a normative che apporterebbero diversi benefici alle condizioni dell’ambiente.

 

Ieri infatti, la Commissione europea ha svelato i suoi progetti legislativi per il 2015, dichiarando che il suo impegno si concentrerà su priorità come l’occupazione e la crescita economica. Allo stesso tempo, però, Junker e compagni prevedono di ritirare alcune proposte formulate dal precedente esecutivo, tra cui il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dei rifiuti tramite un innalzamento delle percentuali di riciclo (70% entro il 2030). Una decisione che ha fatto sobbalzare tutto il mondo ambientalista, coinvolgendo nello sdegno generale anche diversi governi degli Stati membri.

Il ministro Galletti, dato che l’Italia è titolare della presidenza di turno dell’Unione europea, non poteva esimersi dal mettere la propria firma (insieme a 10 colleghi) in calce a una lettera indirizzata alla Commissione, comunicando la propria opposizione ai piani per stralciare dal programma dell’esecutivo comunitario la legislazione ambientale.

 

La posizione di Galletti è supportata anche da alcuni big dell’industria, come ad esempio il produttore di elettrodomestici Philips, che hanno espresso sostegno alle leggi che aprono alla transizione verso un’economia più basata sul riciclo e la riduzione dei rifiuti.

L’Italia ha grossi problemi con lo smaltimento dei rifiuti, e Galletti ha detto che il ritiro del progetto di legge «sarebbe in contrasto con quello che abbiamo fatto a Lima. Non sarebbe certamente di aiuto al percorso verso Parigi, perché in quel pacchetto ci sono misure che contribuiscono alla riduzione di CO2».

Frans Timmermans, vice-presidente incaricato di migliorare la regolamentazione, si è riparato con una monumentale foglia di fico, sostenendo che la Commissione vuole ritirare quelle leggi per proporre una legislazione più efficace, ma i critici hanno buon gioco nel biasimarlo, dicendo che non è logico riavviare da zero un processo tanto lungo.

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