Rinnovabili

Fv e storage, l’indagine UniVerde in partnership con Cobat

fv

 

(Rinnovabili.it) – Quanto ne sanno gli italiani quando si parla di riciclo del fotovoltaico? Quanti, con le giuste condizioni economiche, sarebbero interessati a dotarsi di un impianto solare domestico o ad acquistare un’auto elettrica? Alle domande risponde il XVI Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, realizzato da Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e IPR Marketing con l’obiettivo di indagare il grado di consapevolezza nel Belpaese in merito alle principali tematiche della transizione energetica. L’indagine è stata pubblicata in partnership Cobat, il consorzio nazionale che offre servizi integrati e personalizzati per la raccolta, il trattamento e il riciclo di pile e accumulatori esausti, RAEE, moduli fotovoltaici a fine vita e pneumatici fuori uso. Non poteva dunque mancare nel report un focus espressamente dedicato ai capisaldi del Consorzio, che facesse incursione nel mondo dell’energy storage, della mobilità elettrica e del fotovoltaico domestico.

 

Le interviste sono state realizzate lo scorso ottobre su un campione rappresentativo della popolazione italiana, disaggregato per sesso, età e area di residenza. Quello che emerge dall’indagine, oltre ad una maggiore attenzione e consapevolezza verso i temi delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, una rinnovata voglia di cambiamento. La maggioranza degli intervistati si è, infatti, detta pronta ad installare pannelli fotovoltaici se si facilitasse l’autoconsumo e si eliminasse la burocrazia. E il 71% del campione è a favore di incentivi per l’installazione di sistemi di accumulo dedicati sia a famiglie che a imprese.

I vantaggi derivanti dall’accoppiata batterie-fotovoltaico iniziano dunque a farsi strada anche tra i non addetti. Al punto che l’81% degli intervistati investirebbe in un sistema combinato moduli più storage, se dovesse installare a casa un impianto combinato. Meno informati risultano invece gli italiani sulla seconda vita dei pannelli solari: nonostante per l’87% il riciclo del fv sia un elemento importante e il 64% sia a favore di un sostegno pubblico a queste attività, solo il 265 del campione è realmente informato su cosa accade ai vecchi moduli.

 

Immagine

 

“In un futuro prossimo ogni casa sarà dotata non solo di moduli fotovoltaici, ma anche di una batteria in grado di accumulare l’energia prodotta e renderla utilizzabile in qualsiasi momento della giornata – ha affermato Giancarlo Morandi, Presidente CobatAffinché questa rivoluzione sia davvero ecosostenibile dobbiamo essere in grado di assicurare una nuova vita a questi prodotti, trasformandoli in nuove materie prime quando non saranno più utilizzabili. Il nostro consorzio è già pronto per queste nuove sfide”. Il consorzio, che da 30 anni si occupa di raccolta e riciclo di prodotti tecnologici, leader nel settore delle batterie, è stato il primo in Italia ad avviare una filiera del riciclo dei moduli fotovoltaici (Leggi anche Riciclo fotovoltaico, cosa succede ai pannelli a fine vita?).

Exit mobile version