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La Formentera verde che non ti aspetti

Circuiti immersi nell’ambiente, festival di ecosostenibilità marina e tanta attenzione per il turismo green. L’isola più a sud delle Baleari va riscoperta durante tutto l’anno all’insegna dell’ambiente

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(Rinnovabili.it) – L’isola di Formentera non significa solo mare ma anche turismo nella natura, in mezzo alla tranquillità e immersi nel relax.

L’ente del turismo dell’isola delle Baleari ha segnalato 32 circuiti a piedi da seguire con il Nordic walking, ossia la camminata con l’ausilio di bastoni che possono essere presi in prestito gratuitamente degli uffici del turismo dell’isola, o con le biciclette.

Si tratta di 32 percorsi verdi segnalati – o “rutas verdes” in spagnolo – inaugurati nel 2016 e lunghi complessivamente 130 chilometri per tutta questa piccola perla delle Baleari, grande appena un terzo dell’Elba. I percorsi sono suddivisi in base alla difficoltà del tracciato, al tipo di suolo e alle distanze, che vanno da 1,5 chilometri per quello più breve fino a 12,3 chilometri per quello più lungo.

 

Tra i percorsi più facili da percorrere e adatti anche a bambini c’è quello lungo 2 chilometri che va da Es Cap a Torrent de S’Alga e che permette di scoprire uno dei luoghi meno conosciuti e più speciali dell’isola, frequentato anche da alcuni pescatori, che utilizzano i rami spogli e secchi di ginepro sabina piantati nella pietra in riva al mare appendere i pesci pescati, che vengono così essiccati e consumati durante il resto dell’anno.

Lungo circa 10 chilometri è invece la ruta che va da Sant Francesc al Far de Barbaria, che parte da un paesaggio quasi desertico e prosegue in un ambiente rurale in mezzo a vigneti e alberi da frutto. Il paesaggio cambierà rapidamente: da una zona boscosa ad una più arida fino a raggiungere il faro e una vista mozzafiato sul mare.

 

Più impegnativo è invece il percorso Racó De Sa Pujada – Es Ram, che a causa della forte pendenza è percorribile preferibilmente a piedi fino auna caletta suggestiva e isolata, dove il mare è turchese. E a proposito di mare turchese, gli amministratori di Formentera sono alle prese con la tutela della Posidonia Oceanica, una pianta acquatica molto diffusa nelle Baleari – e a Formentera in particolare – nel 1999 dichiarata patrimonio dell’Unesco. Tale pianta svolge una fondamentale funzione di ossigenazione dell’acqua e di regolatore dell’equilibrio ecologico del mondo marino al punto che ogni anno a metà ottobre Formentera ospita un festival ad essa dedicato. Sull’onda di questo, il Consiglio insulare di Formentera ha da poco avviato il Save Posidonia Project, nato dal desiderio di promuovere il turismo sostenibile e lanciare un piano di azione per raccogliere fondi destinati esclusivamente alla conservazione di questa antichissima pianta marina.

Per poter consultare le diverse rutas verdes basterà collegarsi al sito ufficiale dell’ente turistico, tramite il quale sarà possibile richiedere anche le audio guide (anche in italiano) così da avere informazioni relative a chiese, torri da difesa, fari e mulini che rappresentano i beni culturali dell’isola.

 

Qui un altro sito dove scoprire percorsi alternativi e green di Formentera: “Circuiti Verdi”