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Tre foreste verticali per il nuovo eco-quartiere di Bruxelles

Un’oasi di sostenibilità nella periferia industriale della capitale del Belgio, tra giardini verticali, eco-campus in legno CLT e stagni artificiali per preservare la biodiversità

Tre foreste verticali per il nuovo eco-quartiere di Bruxelles

 

(Rinnovabili.it) – La vecchia area industriale di Tour et Taxis, semi-periferia di Bruxelles stretta tra quartieri come Laeken e Molenbeek, avrà nuova vita grazie al progetto dello studio Vincent Callebaut Architectures. Il piano, presentato al pubblico di recente, prevede una profonda riqualificazione dell’area tramite lo sviluppo di un intero eco-quartiere all’avanguardia, su cui svetteranno tre foreste verticali ad uso residenziale alte circa 100 metri.

Callebaut e il suo studio non sono certo nuovi a progetti visionari e completamente incentrati sulla sostenibilità ambientale. Il progetto si sviluppa su una superficie totale di oltre 135mila metri quadri e reinterpreta la Gare Maritime, cuore pulsante dell’antica area industriale costruita nel 1907, dove costituiva il terminal commerciale. Adesso diventerà un enorme campus (circa 40mila mq), rinnovando l’architettura industriale storica con materiali sostenibili e particolare attenzione all’impatto ambientale.

 

Tre foreste verticali per il nuovo eco-quartiere di BruxellesSaranno mantenute le strutture portanti del terminal, che diventeranno una sorta di scheletro in ferro e vetro. In contrasto con questi materiali, le nuove strutture del campus, che saranno collocate all’interno del vecchio terminal, prevedono l’uso estensivo di legno e in particolare di CLT, così da ridurre l’impronta ecologica del progetto. Lo spazio risultante sarà destinato a uffici open space, sport, spazi per la ristorazione e serre. L’area circostante diventerà un parco pubblico.

A nord della Gare Maritime sorgerà su una superficie di 85mila mq un nuovo sviluppo residenziale, caratterizzato da 3 imponenti foreste verticali. Gli edifici prevedono l’ampia presenza di giardini verticali, mentre il lato che guarda al terminal si presenta come una sorta di lungo scivolo, che dalla sommità del tetto scende sinuoso fino a una ventina di metri da terra e ospita, su tutta la sua superficie, piante, alberi di varie specie e pannelli solari. Il collegamento tra le foreste verticali e il campus ecologico è dato da passerelle e sentieri che attraversano uno stagno artificiale, pensato per richiamare e proteggere la biodiversità della capitale belga.

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