(Rinnovabili.it) – Nel sud della Nuova Zelanda la città di Dunedin ha finalmente detto stop alle sovvenzioni ai combustibili fossili, segnando un secco no anche ai contributi per l’acquisto di armi, tabacco, al gioco d’azzardo e al settore della pornografia.
Il Consiglio delle città votando ha deciso quindi di non investire nei settori citati i 2 milioni di dollari neozelandesi, circa 1,26 mln di euro, nel tentativo di ridurre le emissioni di gas inquinanti e limitare l’impatto del cambiamento climatico.
Insieme ai combustibili fossili il Dunedin City Council (DCC) ha deciso di bloccare anche quanto stava per andare alle industrie che si occupano della produzione di munizioni, tabacco, gioco d’azzardo e la pornografia escludendoli dal piano investimenti che riguarda il prossimo biennio.
Secondo le comunicazioni locali, il movimento ha avuto ampio sostegno da parte dei residenti e dei gruppi di imprese: la maggior parte delle 296 osservazioni presentate per la consultazione sulla proposta hanno sollecitato l’adozione di politiche di investimento socialmente responsabili.
L’assessore Jinty MacTavish, che ha proposto la mozione, ha detto che il voto è stato un importante passo avanti per l’investimento etico nella regione. “Sono molto orgoglioso di essere stato un consigliere del DCC il giorno in cui abbiamo votato per sostenere lo sviluppo della politica Waipori, che esclude formalmente le industrie di munizioni, tabacco, estrazione di combustibili fossili, gioco d’azzardo e pornografia dal nostro portafoglio di investimento”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.
Con l’approvazione della mozione Dunedin diventa la prima città della Nuova Zelanda ad aver detto addio ai contributi per le fonti fossili, seguendo così un movimento che sta prendendo sempre più piede nel mondo.