(Rinnovabili.it) – Ancora pochi anni ed il software elaborato da Flux potrebbe fare la sua comparsa sul mercato, rivoluzionando completamente il settore delle costruzioni sostenibili. Si tratta a tutti gli effetti di un programma capace di coniugare migliaia di dati differenti, legati ai materiali utilizzati nella costruzione, alle caratteristiche climatiche del sito, alla destinazione d’uso, alla lontananza delle materie prime, fino all’eventuale smaltimento a fine vita, per arrivare ad aiutare progettisti e costruttori nella realizzazione di edifici sempre più sostenibili con un impatto ambientale molto vicino allo zero.
Nata dalla divisione segreta di Google X, la start-up Flux è stata fondata da quattro “cervelloni” del colosso americano allo scopo di avviare una “rivoluzione green” del settore edile, puntando prima di tutto l’attenzione sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla diminuzione dei costi di costruzione e di gestione e sul miglioramento del ciclo di vita degli edifici.
Inserendo una serie di dati di partenza prevalentemente legati alle peculiarità che dovrà avere la struttura ed alla sua funzione, il software sarà in grado di elaborare una serie di algoritmi che tengano conto delle caratteristiche fisiche del luogo e delle condizioni climatiche (soleggiamento, venti dominanti, precipitazioni, ecc.), aiutando progettisti e proprietari nella realizzazioni di edifici sempre meno energivori e con bassi costi di gestione.
Essendo nato dall’interno di una delle divisione più specializzate di Google, ovvero quegli stessi laboratori che hanno concepito i Google Glass o le automobili automatiche, il software Flux avrà la possibilità di avvalersi di una rete incredibile di dati producendo veri e proprie simulazioni 3D dell’edificio nel suo contesto.
Per il momento la start-up Flux, ora indipendente da Google, è già riuscita ad accaparrarsi un finanziamento di 8 milioni di dollari che le permetterà di completare il progetto entro il 2015.