(Rinnovabili.it) – I ricercatori del Berkeley Lab hanno elaborato un nuovo tipo di materiale che rende le finestre intelligenti, modificando dinamicamente la qualità e la quantità di luce e calore che vi passa attraverso.
Il materiale è costituito da un sottile strato di nanocristalli incorporati nei vetri che, a differenza delle tecnologie già esistenti, fornisce un controllo selettivo della luce visibile e del calore (nel vicino infrarosso) che passa attraverso queste finestre intelligenti, permettendo agli occupanti di personalizzare il microclima della propria abitazione scegliendo più o meno luce naturale o più o meno calore a seconda dell’ora del giorno o della stagione.
L’installazione di queste “Smart windows” garantirebbe un notevole risparmio energetico, avendo la possibilità di ridurre i costi per il raffrescamento, il riscaldamento e l’illuminazione, migliorando significativamente l’efficienza energetica degli edifici.
COME FUNZIONA – La tecnologia elaborata dai ricercatori del Berkeley Lab prevede di inserire un materiale elettrocromatico a base di nanocristalli di ossido di indio e stagno, all’interno della matrice vetrosa di ossido di niobio delle finestre intelligenti. Il materiale composito che ne risulta è in grado sia di controllare la quantità di luce visibile che vi passa attraverso, che di limitare il quantitativo di calore (raggi del vicino infrarosso) che penetrano negli edifici.
L’interazione tra gli atomi dei vari materiali che compongono i nanocristalli, provoca un riarrangiamento della struttura della matrice vetrosa, trasformandone le caratteristiche fisiche.
