La Norvegia sta esaminando i finanziamenti ai combustibili fossili. Un gruppo di esame ha un anno a disposizione per valutare e pro e contro della manovra
(Rinnovabili.it) – Basta finanziamenti ai combustibili fossili. Il nuovo assetto energetico della Norvegia sembra realmente concentrato sul dire no ai nuovi investimenti nelle fonti non rinnovabili.
Il partito politico “Progress party” venerdì scorso ha confermato che un nuovo gruppo indipendente è stato nominato ai fini di valutare se bloccare il più grande fondo sovrano del mondo, finanziato dai ricavi petroliferi.
Con un anno di tempo a disposizione il nuovo gruppo potrà valutare se sia il caso o meno di continuare ad elargire finanziamenti ai combustibili fossili, in qualunque caso, hanno fatto notare gli esperti, le ripercussioni sui mercati energetici di tutto il mondo saranno notevoli. Il compito del panel sarà quindi valutare benefici e svantaggi dell’interruzione dei finanziamenti alle società ipotizzando le possibili reazioni e le modifiche ai mercati.
Yngve Slyngstad, amministratore delegato del fondo per il petrolio, ha detto al Financial Times: “Questo è denaro del popolo. E sono i rappresentanti del popolo in Parlamento che decidono gli aspetti principali del fondo e decidono quello che in definitiva vogliono o non vogliono investire”.
Il Fondo per il Petrolio è stato istituito per incanalare proventi del petrolio e del gas della Norvegia in investimenti a lungo termine di cui potrebbero beneficiare le generazioni future anche se gli investimenti stanno facendo discutere gli ambientalisti, certi che la creazione di tre fondi di piccole dimensioni per investire nelle energie rinnovabili e nei paesi in via di sviluppo sarebbe una soluzione sicuramente più utile per il paese e per l’ambiente.
Svein Flåtten, deputato conservatore e portavoce per gli affari finanziari, ha voluto proteggere l’immagine del fondo definendolo un serio investimento a lungo termine. “Se la proposta del partito laburista ottenesse la maggioranza, potrebbe creare incertezza nel mercato e turbare il nostro aspetto come investitore efficace e serio. Ma voglio sottolineare che si tratta di una questione politica importante in Norvegia e nella maggior parte del mondo che consiste nel come affrontare le questioni del clima e come contribuire al meglio i cambiamenti in futuro”.
Øystein Olsen, governatore della banca centrale della Norvegia, che gestisce il fondo sul petrolio, ha detto: “Non abbiamo problemi con le esclusioni fatte finora. Ma se il fondo viene utilizzato in maniera più generale e le esclusioni divenissero più estese questo potrebbe danneggiare i rendimenti e il profilo di rischio del fondo.”