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Finanza sostenibile: allineare i portafogli all’Accordo di Parigi

La Commissione Affari economici e monetari di Strasburgo  chiede a esecutivo europeo e Stati membri maggiori sforzi per promuovere gli investimenti climate-friendly

Finanza sostenibile

 

 

Nuove regole per garantire una transizione tempestiva verso la finanza sostenibile

(Rinnovabili.it) – “Se vogliamo rispettare l’impegno dell’UE nei confronti dell’Accordo di Parigi e salvaguardare le generazioni future dal caos climatico, è assolutamente essenziale procedere verso un sistema di investimenti finanziari sostenibili”. È quanto spiega l’eurodeputata Molly Scott Cato (Verdi, UK), la cui relazione sulla finanza sostenibile è stata votata in questi giorni nella Commissione Affari economici e monetari (ECON) dell’Europarlamento. E con 42 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astensioni, i deputati si fanno portavoce di nuove istanze per l’economia comunitaria.

Il via libera alla risoluzione alza, infatti, l’asticella dell’ambizione sulla nuova politica comunitaria in materia di finanza sostenibile, presentata lo scorso marzo da Bruxelles. In questo contesto, i deputati riconoscono la necessità di incanalare gli investimenti di capitale in infrastrutture sostenibili, armonizzando ulteriormente i mercati dei capitali nell’UE. La priorità è quella di perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e quello prettamente climatico dell’Accordo di Parigi. Per questo motivo le nuove proposte avanzate dall’ECON includono azioni che incoraggino il disinvestimento dall’energia “sporca”, riorientamento della politica economica a sostegno di tecnologie e imprese sostenibili, l’eliminazione progressiva dei sussidi ai combustibili fossili e la valutazione delle attività dannose per l’ambiente in base al loro profilo di rischio a lungo termine.

 

Per ottenere tutto ciò andranno rivisti i singoli compiti. I membri del comitato ECON chiedono, infatti, alla Commissione europea di stabilire entro la fine del 2019, un “Marchio di finanziamento verde” che riconosca gli standard di sostenibilità in maniera da aiutare gli investitori a orientarsi nel mercato; allo stesso modo si rivolgono alle autorità di vigilanza affinchè utilizzino un’analisi di scenario climatico che permetta di verificare se i portafogli delle istituzioni finanziarie sono allineati o meno con l’accordo di Parigi. Gli investitori dovranno invece tenere in considerazione le preferenze sociali e ambientali dei loro clienti.

Come spiega Scott Cat, l’idea è di “spostare il potere della finanza lontano dagli investimenti distruttivi” o “marroni” del passato e verso una transizione diretta a una rapida sostenibilità. La relazione del Parlamento europeo sarà probabilmente sottoposta al voto della plenaria il 28 maggio.