Secondo un’analisi condotta da KPMG con il supporto del WWF, i grandi istituti finanziari europei non sono ancora sufficientemente consapevoli dei rischi aziendali derivanti da climate change o siccità
(Rinnovabili.it) – Preoccupazione per la propria reputazione o attenzione alla finanza sostenibile? Rispondere a questo quesito sembra esser quanto mai difficile per le istituzioni finanziarie d’Europa. Nonostante siano a conoscenza di come cambiamento climatico, la scarsità di acqua o la produzione sostenibile possano offrire rischio ed opportunità per i loro clienti, le grandi banche europee non compiono quel passo decisivo per integrare questi aspetti nel proprio settore. La conferma arriva dall’analisi redatta da KPMG con il supporto del WWF “Ready or not: An assessment of sustainability integration in the European banking sector”; lo studio, condotto su 12 grandi istituti di credito, dimostra come questi abbiano una visione incompleta degli effetti derivanti dai principali sviluppi e le tendenze ambientali e sociali.
“Anche se le banche sono a conoscenza dei trend , sono interessate perlopiù alle possibili conseguenze per la loro reputazione” afferma Barend van Bergen, partner KPMG Sustainability. “Molte banche non hanno una visione ampia delle conseguenze finanziare relative alle questioni ambientali e sociali, e di quanto esse influenzino i clienti e le operazioni aziendali. Questo è allarmante, perché gli impatti di questi trend sui profitti bancari sono destinati a crescere negli anni a venire. Inoltre, cresce anche la domanda di responsabilità d’impresa delle banche”.
L’approccio finora adottato è piuttosto limitato e superficiale e nel corso degli anni sono state finanziate anche attività che hanno danneggiato le risorse naturali del pianeta, con conseguente negative su persone e società. Quello che sta avvenendo nel settore dell’energia offre un esempio perfetto: “le aziende nel settore energetico stanno affrontando crescenti rischi finanziari dal momento che l’energia rinnovabile sta diventando sempre più competitiva” ha aggiunto van Bergen. Cosa significa questo in poche parole? Il rischio di avere un impatto significativo sulla solvibilità delle aziende energetiche tradizionali. “Inoltre, per molte di queste aziende, passare ad un’energia più pulita crea la necessità di un finanziamento sostanziale. Oltre a ciò, in termini di credito, le banche generalmente dedicano un’insufficiente attenzione alle iniziative aziendali rivolte al miglioramento dell’ambiente e allo sviluppo di nuovi mercati, prodotti e servizi”.