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Fattorie urbane: un altro campo da container

Le Freight Farms sono fattorie urbane idroponiche che riescono a far crescere fino a 4.500 piantine nello spazio di un container standard controllato a distanza

Fattorie urbane: un altro campo chiuso nel container

 

(Rinnovabili.it) – Le Freight Farms sono fattorie urbane che utilizzano l’agricoltura idroponica per racchiudere nello spazio di un container il raccolto di un campo coltivato. Le dimensioni della fattoria sono quelle standard dei container 12,2 x 2,4 x 2,7 metri. L’attrezzatura per i trasporti proteggendo il raccolto con il suo involucro è adatta ad ogni clima e ad ogni posizione geografica, ad esempio per consumare ortaggi e frutta fresca a chilometri zero anche in montagna.

L’agricoltura idroponica verticale -la coltivazione che avviene in assenza di suolo con le radici delle piante che affondano in uno strato inerte irrigato e fertilizzato – nel caso delle fattorie urbane di Brand McNamara e Jon Friedman è controllabile da un pc o uno smartphone ed impilabile per creare grandi coltivazioni con piante di specie diverse.

 

I vantaggi delle fattorie urbane da container

Fattorie urbane: un altro campo chiuso nel containerLa possibilità di controllare a distanza il raccolto cambia il modo di coltivare: l’agricoltura non è più un lavoro che richiede la presenza costante sul posto del fattore, ma diventa un processo tecnologico e digitalizzato che permette di risparmiare tempo, energie ed risorse idriche, infatti questo tipo di coltura necessita del 70% di acqua in meno di quella tradizionale. Anche i consumi per l’illuminazione sono estremamente contenuti in quanto le fattorie urbane Freight Farms illuminano le piantine con luci Led ad alto rendimento.

Il progetto chiamato Leafy Green Machine (LGM), grazie all’idroponica verticale, riesce a far entrare nello spazio ristretto del container fino a 4.500 piante e le specie adatte a questo tipo di coltura sono: insalate (ad esempio lattuga, rughetta o l’insalata riccia lollo rossa o verde), ortaggi (broccoli, cavoli o bietole) o erbe (come basilico, rosmarino e salvia). Gli inventori assicurano che il sistema domotico produce piante identiche per colore, sapore e valori nutrizionali a quelle coltivate a terra mentre la crescita grazie alla stabilità delle condizioni interne avviene più velocemente.