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Farmaci e profumi più verdi grazie al ferro

I nuovi metodi di sintesi promettono di essere più sicuri, più economici e più ecologici rispetto ai processi industriali tradizionali

Farmaci e profumi più verdi grazie al ferro(Rinnovabili.it) – L’industria farmaceutica e quella dei profumi potrebbero presto salutare un nuovo metodo produttivo più sicuro, più economico e soprattutto più ecologico. A metterne a punto le basi è stato un team dell’Università di Toronto, in questi mesi al lavoro per sostituire i catalizzatori più usati in entrambi i settori sopracitati, con un‘alternativa più alla mano e più green. Per accelerare le reazioni chimiche, infatti, sono oggi comunemente impiegati metalli rari -come  rodio, rutenio, palladio e platino – elementi costosi e difficili da reperire che presentano in  molti casi problemi di tossicità non indifferenti.

 

La ricetta messa appunto nei laboratori canadesi è puntare su complessi di ferro, il quinto metallo naturale più abbondante sulla Terra. “Esiste un sforzo da parte della ricerca a livello mondiale per rendere i processi chimici più verdi e sostenibili, sostituendo gli elementi rari, costosi e potenzialmente tossici utilizzati nella idrogenazione, nei convertitori catalitici delle automobili, nelle celle a combustibile con ioni abbondanti come il ferro”, spiega Robert Morris, ricercatore principale dello studio. “Il ferro è circa 10.000 volte più economico da ottenere rispetto al  rutenio. Meno di 200 metri cubi di metallo tipo platino sono estratti ogni anno e non possono essere riciclati e possono essere tossici”. “Abbiamo trovato un modo per rendere la forma ferrosa del ferro capace di comportarsi in un processo catalitico in maniera molto più efficiente di un metallo prezioso. Lo abbiamo fatto, trovando molecole contenenti azoto, fosforo, carbonio e idrogeno, che funzionino da leganti,  migliorando la reattività del metallo”.

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.