(Rinnovabili.it) – E’ Dubai la città prescelta per ospitare l’ Expo 2020, che con il suo progetto “Connecting Minds, Creating the Future” ha sbaragliato la concorrenza di Turchia, Brasile e Russia.
Dopo Milano (Expo 2015) e la città kazakha di Astana (Expo 2017), il compito di accogliere l’ Expo 2020 si trasferirà negli Emirati Arabi dove non mancheranno effetti speciali e maxi costruzioni in chiave sostenibile, nel rispetto della missione green avviata con la costruzione della vicina Masdar City.
L’annuncio della vittoria è arrivato dalla 154° Assemblea generale del Bureau International des Expositions (BIE), l’organo addetto a questo compito.
Il fulcro del progetto sarà la grande piazza coperta centrale soprannominata ‘Al Wasl’, in onore dell’antico nome di Dubai, dalla quale sarà possibile accedere ai padiglioni dedicati alle tre tematiche chiave dell’esposizione universale: Connettività, Sostenibilità e Mobilità.
Grazie alla copertura fotovoltaica sospesa sull’intera struttura, Dubai riuscirà a coprire il 50% dei consumi energetici necessari allo svolgimento dell’Expo 2020, inoltre un sistema di navette elettriche sotterranee permetterà di spostarsi all’interno della struttura, senza interferire minimamente con le attività di superficie ed in completa sostenibilità.
Situato a metà tra gli aeroporti di Dubai ed Abu Dhabi, l’ Expo 2020 attirerà circa 6 mld di euro di investimento creando circa oltre 250.000.