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Entro dicembre 150 nuovi orti urbani per Roma

Con il progetto “Horti della Marcigliana” gli abitanti del quartiere omonimo romano ed i futuri inquilini potranno beneficiare di 150 nuovi orti urbani

Orti urbani(Rinnovabili.it) – Entro dicembre Roma si arricchirà di 150 nuovi orti urbani privati, messi a disposizione dei futuri inquilini e di chi già abita il quartiere vicino al Parco della Marcigliana di Roma.

Il nuovo modello abitativo “Horti della Marcigliana” è stato realizzato prendendo spunto da uno studio realizzato nel 2008 dall’Università Agraria di Perugia che ha portato alla realizzazione delle “Linee guida per la progettazione, l’allestimento e la gestione di orti urbani e periurbani” documento che è stato indispensabile per la realizzazione del progetto romano.

Una pratica ben diffusa nel Nord Europa, gli orti urbani sono ancora poco conosciuti e sfruttati in Italia ed in particolare a Roma. Con il progetto Horti della Marcigliana si punta ad incrementare un’attività sostenibile per l’ambiente, utile al benessere quotidiano e d’aiuto alle città.

Con la diffusione degli orti urbani infatti è possibile riconvertire alcune aree della città a verde riducendo l’inquinamento e sottraendo terreno al cemento, una soluzione estremamente utile per prevenire fenomeni di allagamento  troppo diffusi nel nostro Paese e causati anche della mancanza di terreni permeabili all’acqua.

A beneficiarne prima di tutto è ovviamente la salute, come sottolinea il professor Bruno Romano, docente di botanica ambientale applicata dell’Università di Perugia “un’attività all’aria aperta, coltivare prodotti genuini a centimetro zero, avvicinare i bambini al mondo agrario sono soltanto alcuni dei vantaggi derivanti dal progetto”.

 

 

Ultimamente privati ed Associazioni si stanno muovendo a favore dello sviluppo degli Orti Urbani, promuovendo questa pratica tra le scuole e tra le amministrazioni locali, proponendo una soluzione alternativa al degrado urbano.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.