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Messina, ‘capitale’ nella sperimentazione dell’hi-tech energetico

Messina, 'capitale' nella sperimentazione dell’hi-tech energetico(Rinnovabili.it) – Messina è in lizza per divenire la capitale della sperimentazione energetica ad alto grado d’innovazione. Nella città infatti è stato inaugurato il nuovo “Centro prove di tecnologie avanzate per l’energia” dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del Consiglio nazionale delle ricerche (Itae-Cnr); la struttura – duemila metri quadri di superficie costati 11 milioni e 800 euro – mira divenire un vero e proprio incubatore di futuro; realizzato con il supporto economico fornito dal Ministero dell’ambiente, dal Ministero dell’istruzione, dalla Regione Sicilia e dal Cnr, questo innovativo polo scientifico-tecnologico è stato progettato e realizzato con un duplice obiettivo, come spiega Gaetano Cacciola, direttore dell’Itae-Cnr: “da un lato quello di attrarre aziende europee che vengano qui a sperimentare le nuove tecnologie e i loro nuovi prodotti prima della commercializzazione, dall’altro quello di incentivare queste imprese a investire da noi individuando siti idonei”.

 

Nel Centro sarà possibile testare tutte le tecnologie energetiche oggi nell’occhio del ciclone della Ricerca: ‘powertrain’ per veicoli elettrici ed ibridi, generatori di idrogeno alimentati da combustibili tradizionali e biocombustibili o da fonti rinnovabili mediante elettrolizzatori, gassificatori per biomasse e accumulatori di idrogeno, celle a combustibile ad elettrolita polimerico (Pefc), celle a combustibile ad alta temperatura (Sofc) ma anche batterie per applicazioni stazionarie e mobilità elettrica, integrazione di fonti rinnovabili con sistemi di generazione ed accumulo, sistemi cogenerativi e trigenerativi, pompe di calore ad assorbimento e adsorbimento. “Il nuovo Centro è un vero e proprio generatore di possibilità non solo per la ricerca ma anche per il futuro sviluppo di tutta la Sicilia”, dichiara il presidente del Cnr, Luigi Nicolais. “Siamo certi che il polo contribuirà a dare maggior impulso all’internazionalizzazione del sistema ricerca e a incrementare innovazione e crescita per tutto il Paese”. “Il taglio del nastro è solo il primo traguardo”, conclude Cacciola. “Il nostro prossimo obiettivo è fare in modo che il Centro, oltre a testare i prodotti, possa anche rilasciare le certificazioni necessarie al loro utilizzo”.

 

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