Enel lancia il suo terzo green bond raccogliendo adesioni per oltre 4,2 mld
(Rinovabili.it) – Dopo il boom del 2017, lo scorso anno il mercato dei green bond ha tirato il freno, in quello che gli esperti definiscono un momento di “consolidamento salutare” (leggi anche Mercato del debito sostenibile, il 2018 è stato un anno record). Cosa aspettarsi dunque dal 2019? Secondo gli analisti della Skandinaviska Enskilda Banken (SEB), un gruppo finanziario svedese, i trend torneranno a crescere e con ritmi impressionanti: le prime stime SEB riportano un valore di mercato di 210-240 miliardi di dollari, mentre il 2018 si è chiuso a quota 180 miliardi.
A questa nuova esplosione contribuirà anche l’Enel a cui spetta l’emissione del primo green bond 2019. Attraverso la controllata Enel Finance International, la società ha collocato ieri sul mercato europeo la sua terza obbligazione verde: un’emissione da un miliardo di euro destinata a investitori istituzionali e assistita da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel.
In una nota stampa la multinazionale ha reso noto che i proventi saranno utilizzati per finanziare (o rifinanziare) i cosiddetti “eligible green projects” del Gruppo, letteralmente i “progetti verdi ammissibili”. L’etichetta individua tutte quelle iniziative nel mercato delle obbligazioni legate a benefici ambientali e fedeli ai principi guida dell’ICMA – International Capital Market Association. In particolare, spiega la società, rientrano in questa categoria, progetti come lo sviluppo, costruzione e repowering di impianti rinnovabili, la realizzazione, gestione e funzionamento di reti di trasmissione e distribuzione, oltre a sistemi di smart metering, così come i progetti relativi alla mobilità sostenibile, smart lighting, efficienza energetica e demand response.
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Si prevede che il green bond sia quotato sul mercato regolamentato della Borsa d’Irlanda, sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo e sia ammesso a negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione “ExtraMOT PRO” organizzato e gestito da Borsa Italiana.
L’operazione ha raccolto adesioni per oltre 4,2 miliardi di euro, “con una partecipazione significativa dei c.d. Investitori Socialmente Responsabili (SRI) ed ha permesso al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori”.