(Rinnovabili.it) – Rendere l’illuminazione più ecologica non è un’impresa semplice, ma un gruppo di ricercatori in Europa sta dimostrando quale sia la via migliore da seguire per ottenere buoni risultati.
Il progetto EMIL (“Exceptional Materials via Ionic Liquids”), finanziato dall’UE e da parte del Consiglio europeo della ricerca (CER), ha potuto sperimentare, grazie alla supervisione della professoressa Anja-Verena Mudring della facoltà di chimica e biochimica della Ruhr-Universität Bochum in Germania, una nuova metodologia efficace per la riduzione dei costi dell’illuminazione.
Il suo team di ricerca ha rivestito con nano fosfori a conversione di energia dei diodi a emissione di luce (LED), celle solari e lampade fluorescenti compatte per testare la loro efficacia. Per rendere ancora più conveniente la produzione di LED al gruppo di esperti è stato concesso un ulteriore finanziamento che sta permettendo loro di analizzare con maggiore accuratezza il potenziale dei liquidi ionici, sali riciclabili, facili da maneggiare, non infiammabili e non volatili che rimangono liquidi persino a temperatura ambiente e sono adatti per la sintesi di materiali inorganici, utili alla produzione dei solventi impiegati per ottenere fosfori in nanoscala.
Un settore, quello dell’illuminazione, che si presta ad interventi di efficientamento visto l’elevato contributo in termini di inquinamento atmosferico. Il sistema di illuminazione infatti a livello mondiale rappresenta il 19% dei consumi energetici totali e produce il 7% delle emissioni di carbonio. Per questo motivo produrre dispositivi più efficienti e a basso consumo potrebbe contribuire alla riduzione di 2 punti percentuali dell’inquinamento emesso.