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Elezioni europee: dall’Ance 10 priorità per garantire la crescita

Come rilanciare il mercato UE partendo dal settore dell costruzioni. Il manifesto in 10 punti firmato da Ance presentato ai candidati alle elezioni europee

1 europee dall’Ance 10 priorità per garantire la crescita(Rinnovabili.it) – Il rilancio dell’economia italiana ed europea passa attraverso il mercato delle costruzioni. Questo quanto affermato dal Presidente Ance, Paolo Buzzetti, in apertura del convegno “Costruzioni motore d’Europa”, occasione che ha permesso di chiamare a raccolta i candidati alle elezioni europee dei principali schieramenti politici, presentando nella stessa sede un Manifesto delle 10 priorità da garantire in vista delle imminenti elezioni a favore della crescita.

 

“Le elezioni europee del 25 maggio rappresentano un passaggio fondamentale – ha proseguito Buzzetti – perché è sulle decisioni prese in Europa che si giocherà il nostro futuro”. L’appello del presidente dell’Ance è stato chiaro: bisogna uscire dalla gabbia del 3% e riportare gli investimenti per infrastrutture, scuole e messa in sicurezza del territorio fuori dal Patto di stabilità. Ma anche far arrivare veramente il credito a imprese e famiglie, con interventi efficaci da parte della Bce, analogamente a quello che è successo in altri paesi industrializzati come Stati Uniti e Giappone.

Il Manifesto elaborato dai costruttori per l’Europa è stato sottoscritto da numerose sigle della filiera ed identifica 10 priorità:

 

1) Governance economica – “L’Europa si deve dotare di adeguati strumenti per promuovere gli investimenti per la crescita, ed invertire la tendenza registrata con l’applicazione delle misure di “austerity”, sottolinea l’Ance. “E’ necessario superare la clausola per gli investimenti e prevedere nuovi strumenti: una vera golden rule per gli investimenti, come ad esempio quelli per la messa in sicurezza del territorio, o un “Contratto per la crescita” che preveda la concessione di flessibilità per gli investimenti in cambio di riforme.

2) Infrastrutture per la qualità della vita – Une elemento centrale individuato dall’Associazione dei costruttori è il rilancio della politica infrastrutturale, per costruire una Europa moderna, competitiva, più inclusiva, in grado di salvaguardare il proprio territorio e di garantire qualità della vita ai cittadini, puntando prima di tutto alla mobilità sostenibile, alla sicurezza del territorio, all’istruzione, all’inclusione sociale, alle comunicazioni ed ai meccanismi normativi.

3) Credito per famiglie e imprese – Nel periodo 2007-2012, i finanziamenti per gli investimenti nel comparto abitativo si sono dimezzati mentre quelli nell’edilizia non residenziale hanno subito una riduzione del 66%. Complessivamente alle imprese sono venuti a mancare oltre 80 miliardi di euro. Per l’acquisto di abitazioni, le famiglie hanno assistito ad un crollo nelle erogazioni: -60% in sei anni, vale a dire oltre 76 miliardi di mutui in meno rispetto agli anni dell’espansione. E’ necessario che la Banca Centrale Europea garantisca una politica monetaria europea compatibile con gli obiettivi di politica industriale della Commissione Europea contenuti nella Comunicazione al Parlamento Europeo “Per una rinascita industriale europea” e vigili sulle banche europee affinché la liquidità immessa sul mercato venga resa effettivamente disponibile alle imprese

4) Pagamenti alle imprese

5) Fisco per famiglie e imprese – Le politiche fiscali devono favorire l’armonizzazione, la riqualificazione del territorio e l’accesso al “bene casa”. Rilevanza assume anche il riconoscimento, a livello europeo, del principio della “non incidenza” dell’IVA sulla committenza pubblica.

6) Lavoro – Il costo del lavoro edile in Italia presenta un’anomala forbice tra quanto percepito dal lavoratore e costo complessivo per l’impresa, una forbice che corrisponde ad un rapporto di circa 1 a 3. Risulta necessario armonizzare il cuneo fiscale e contributivo all’interno del mercato europeo al fine di riportare tutte le imprese ai medesimi livelli di competitività e riavviare i consumi.

7) Semplificazione, riduzione della burocrazia ed efficienza dell’Amministrazione

8) Mercato interno, concorrenza e opere pubbliche

9) Città – Garantire un percorso in grado di incentivare la riqualificazione del tessuto urbano ed il raggiungimento di determinati obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza del patrimonio immobiliare esistente

10) Sfide ambientali, efficienza energetica ed innovazione – puntando prima di tutto sulla riqualificazione dell’esistente.